Ep.19

Luana non riusciva a credere che lui l'avrebbe attaccata. Il taglio sul viso di Elias, se fosse stato sul suo, le avrebbe lasciato una cicatrice permanente.

"Wretch, sei sempre lo stesso, non sei cambiato per niente da quando ero bambina e mi hai aggredito. Adesso vattene, sparisci dalla mia vista o sarai tu ad essere segnato."

"E chi mi marcherebbe, tu?"

Non se lo aspettava quando lei alzò la mano e con gli artigli gli colpì il viso. Il sangue sgorgò dalle ferite e gli corse giù per il corpo, macchiandogli i vestiti. Si toccò il viso inorridito per quello che aveva fatto.

Con il sangue che gocciolava sul pavimento e il suo odore che permeava l'aria, in un attimo le anime lo avevano asciugato e, a differenza delle altre volte, non lo bruciarono ma lo trasportarono, proprio come avevano fatto con l'Alfa, ponendolo al di fuori della barriera.

Lucas aveva assistito all'accaduto ed era preda del terrore. Non si era reso conto che quelle anime, comprendevano e percepivano tutto ciò che accadeva nell'ambiente, in particolare i suoi sentimenti, il suo desiderio di usurpare il posto di Luana come Alpha. Si ritirò in silenzio a meditare su questo misterioso accadimento. Questa era una magia a lui sconosciuta.

Trascorsero due giorni e il branco Nero trovò tutto molto strano. C'erano troppe poche guardie a circondare il loro territorio e a proteggere le loro famiglie e non avevano saputo nulla della prevista invasione che sarebbe dovuta avvenire il giorno prima, ma i guerrieri sembravano spariti.

La Luna prese una decisione e andò a cercare Henrique, che non riusciva a smettere di allenarsi e di prendere a pugni i pochi guerrieri rimasti. Si diresse verso l'arena, a un centinaio di metri dalla casa principale. Era dentro l'ottagono a combattere contro tre maschi.

"FERMI!" Comandò la Luna e tutti si fermarono immediatamente.

"Che c'è, madre?"

"Vieni qui! Non sei preoccupato per l'attacco dell'Alfa?"

"Sappiamo che non troverà niente lì. Lo abbiamo avvertito", rivelò Henrique.

"Sciocchi! Ha cambiato i suoi piani. È andato ad attaccare il branco di tuo nonno e potrebbe arrivare da un momento all'altro."

"Cosa? Quando l'ha deciso?"

"Quando non stavi attento. Cosa hai intenzione di fare ora?"

"Non possiamo arrivare in tempo", si fermò a pensare, "ma forse conosco qualcuno che può farlo."

Si fece da parte e aprì il suo collegamento con Elias, informandolo della situazione e chiedendogli se le anime potevano arrivare in tempo per evitare una tragedia.

Elias parlò subito con Luana, e lei decise di chiedere alle anime se potevano farcela.

"Sì, possiamo, ma dovrete fidarvi di noi e venire con noi."

"La mia velocità non sarà abbastanza elevata."

"Fidati di noi. Sdraiati."

Si sdraiò e non si accorse nemmeno di essersi addormentata all'istante; quando si svegliò, si stava già avvicinando al Branco Bianco. Le anime l'avevano trasportata come in un anello spazio-temporale. Erano esseri potenti.

La aiutarono ad alzarsi in piedi, e lei osservò l'attacco. Purtroppo per l'Alfa Tulio, l'Alfa Julio lo stava aspettando con tutto il suo battaglione pronto. Fu una battaglia as dura, lupo contro lupo, e l'Alfa osservava, aspettando il momento giusto. Quando vide che l'Alfa Junior si era separato dai suoi due avversari ed era solo, scatenò le anime.

Le anime si trasformarono in quella luce blu - una fiamma che bruciava - e circondarono l'alfa, toccandolo da ogni parte. Il resto del branco si fermò attonito a guardare l'assalto. Accadde qualcosa di affascinante: l'alfa urlò ma rimase illeso. Il dolore era lancinante dentro di lui, ma non riportava ferite, né svenne.

Luana, l'Alfa Julio e Dimas non potevano credere a quello che stavano vedendo e trovarono una spiegazione solo in una cosa: un incantesimo.

Luana allora fece in modo che le anime allontanassero i guerrieri dell'Alfa Tulio, in modo che si ritirasse, incapace di combattere da solo. Fecero come ordinato, e ben presto il terreno fu tappezzato di lupi mannari sconfitti.

"Cos'era quello, Dimas?", chiese l'Alfa Julio.

"Non ne sono sicuro, padre. Riconosco solo quella femmina, è Luana del Branco Nero. È quella con cui Henrique ha sempre avuto problemi."

"Ora capiamo perché."

L'Alfa Julio notò che l'Alfa Tulio fissava Luana, e dopo aver visto i suoi guerrieri sconfitti, si trasformò e fuggì al suo branco.

Luana richiamò a sé le anime e si ritirò a sua volta, finendo di nuovo sul divano nella casa del branco, svegliandosi. Aprì gli occhi e, rendendosi conto di essere tornata, si alzò in fretta per parlare con Elias.

In qualche modo, Elias fu inondato dalle immagini di tutto ciò che era accaduto, sia attraverso gli occhi di Luana che delle anime, non riusciva a dirlo. Anche lui era immerso nei suoi pensieri, cercando di capire cosa stesse succedendo al Re Alfa Tulio.

"Cos'era quello, Luana? Hai capito?"

"No, ha sentito l'assalto, ma non lo ha colpito. Penso che abbia una specie di protezione incantata."

"Non ho mai sentito parlare di una strega o di una maga nel nostro branco. Quando hai iniziato a emettere quella luce blu, ho cercato lo sciamano di qui."

"E dov'è? Potrebbe essere in grado di spiegarci cosa sta succedendo con l'Alfa Tulio."

*

Nessuno sapeva che sua madre era in letargo, ma nel momento in cui attaccarono l'Alfa Tulio, si svegliò. Aveva aspettato questo momento per tutta la vita, da quando sua sorella era scomparsa. Così, si alzò, ringiovanita dal sonno profondo e si diresse alla casa dell'Alfa nel nuovo branco.

Entrò nella stanza al momento della domanda di Luana e rispose:

"Sì, so cosa sta succedendo e ho aspettato a lungo questo momento."

"Quindi, sei tu lo sciamano?", chiese Luana.

"Ci siamo incontrate quando eri bambina, probabilmente non ti ricordi. Sono stata io a intrappolare le anime dentro di te. Ora che sono state liberate e hanno fatto la loro prima mossa, so esattamente cosa sta succedendo."

Luana la guardò con curiosità: lo sciamano era una giovane donna, bella, e non assomigliava a una strega. Eppure sembrava anche in qualche modo evasiva, aveva parlato e parlato senza però rivelare nulla.

"Allora, puoi dirci cosa sta succedendo?"

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