Ep.13

Il terreno tremò, i lupi si fermarono, ma uno in particolare si lanciò in una corsa sfrenata verso la sua compagna.

Il lupo di Henrique era in preda alla frenesia nell'udire il richiamo, la sua velocità aumentava oltre la norma per un lupo. Raggiunta la sua compagna, si fermò di colpo e inspirò profondamente, assaporando il suo meraviglioso profumo.

Vedendolo, lei riconobbe la sua presenza e scattò, fuggendo da lui. L'inseguimento ebbe inizio e Lupo corse la sua più grande corsa, riuscendo a raggiungerla e saltandole addosso, facendola cadere a terra. Le morse il collo e rivendicò immediatamente il suo corpo, prendendo possesso della lupa bianca con intensità e determinazione, rendendola sua.

Lei giaceva a terra, sentendo il peso del lupo su di sé e la potenza del suo dominio nel marcarla. I suoi respiri erano affannosi e lei lottava per liberarsi dal peso; lui se ne accorse e le leccò il naso per calmarla, poi lentamente smontò da lei. Si sdraiò al suo fianco, leccandole il naso e la ferita del suo morso.

Rendendosi conto che era indebolita dalla dura prova, si affrettò a cacciare un cervo, glielo offrì e la aiutò a nutrirsi. Lei scelse le parti migliori, quelle ricche di nutrimento, finché non fu sazia, poi smise. Lui la spinse con il muso, conducendola fino alla riva del fiume dove bevve e si pulì al suo fianco.

Uscendo dall'acqua, si scrollarono di dosso l'acqua in eccesso e lui la leccò di nuovo. Henrique comunicò mentalmente con la parte umana della lupa:

"Vieni fuori, voglio incontrarti e reclamarti come mia Luna".

"Non ti piacerà sapere chi sono e cosa posso fare."

"Sei la mia compagna, non posso e non ti rifiuterò."

"E se ti rifiutassi io?"

"Non farlo, o appassiremo."

"Lo spirito della vendetta dimora in me."

"Cosa?"

Poi la lupa svanì, trasformandosi in una figura umana, e quando apparve, fu una donna meravigliosa con lunghi capelli quasi bianchi simili alla sua forma di lupo. Henrique la guardò incredulo, era Luana.

Aveva sospettato qualcosa di strano in lei, qualcosa che lo attraeva, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe stata la sua compagna. La sua forma di lupo era bella e forte, ma non si fidava abbastanza di lei da considerarla la sua Luna.

"Te l'avevo detto che non ti sarebbe piaciuto scoprire che ero io".

"È solo che... non riesco a spiegarlo... non avevo previsto che fossi tu".

"Lo sapevo che avresti detto questo".

Henrique era tornato alla sua forma umana, ma il suo lupo interiore era oltremodo agitato, persino infuriato, e ne costrinse l'emersione, trasmutandolo nel lupo mannaro. La guardò estasiato e dichiarò:

"MIA!"

"Tua?" — chiese Luana, sconcertata dagli eventi che si stavano svolgendo.

Lui le si avvicinò rapidamente e con rapidità la issò sulla sua spalla, correndo verso la grotta accanto alla cascata che lei considerava solo sua. La depose delicatamente e poi le leccò il viso e il segno sulla spalla.

"Mia, tutta mia..."

Luana si sentì a suo agio, il suo lupo era incantato, facendole assaporare l'attenzione e il calore del premuroso lupo mannaro. Lui la leccò ed eccitò, permettendole di assorbire gradualmente la sua presenza. Si inginocchiò e si bea della sua intimità, assaporandone il gusto e assicurandosi che fosse ben preparata.

Successivamente, la guardò con aria afflitta e, posizionandosi, le divaricò le gambe, sussurrando:

"Dolore..."

Lei comprese la sua preoccupazione che fosse la sua prima volta e che il dolore fosse inevitabile a causa delle sue dimensioni. Tuttavia, lui la penetrò gradualmente e il suo grido fu lancinante. Il dolore sembrò dividerla in due, ma si placò rapidamente.

Il suo lupo era contento, emanava un'aura curativa che annullava l'agonia, favorendo la sua capacità di accoppiarsi con un essere di così grandi dimensioni. Poco dopo lui finì, e lei si sentì serena; lui la morse, lei ricambiò il morso, e il loro accoppiamento fu completo.

Stanca, si abbandonò al sonno. Lui si alzò, riprendendo la sua forma di lupo, corse sulla cima della montagna ed emise un ululato risonante, segnalando che ora aveva una compagna. Molti lupi fecero eco all'ululato e alcuni gli si avvicinarono; insieme si precipitarono attraverso i boschi.

Elias si avvicinò al gruppo, guardando l'Alpha e ululando in tono interrogativo, una domanda sulla posizione di sua figlia. Ignaro del fatto che Luana fosse la Luna di Henrique, era in preda alla preoccupazione dopo aver setacciato la foresta senza trovare traccia di Luana.

"Sta bene, ci siamo accoppiati e lei dorme."

"È la tua compagna?"

"Certo, categoricamente, è MIA!"

"Allora perché sei qui e non con lei?"

Elias non si rese conto che il lupo mannaro stava parlando; Henrique non era in pieno possesso delle sue facoltà. Il suo lupo, sentendo l'esitazione, prese il controllo, mettendo al sicuro la preziosa Luna, per evitare di perderla.

Fecero festa fino a tardi, cacciando, banchettando, giocando, saltando e stancandosi. Henrique poi fece il bagno nel fiume e tornò dalla sua compagna, solo per scoprire che era sparita.

"Luana, Luana!"

Si addentrò nella caverna alla sua ricerca con occhi lupeschi, ma lei non c'era. Poi seguì le sue tracce odorose, ma anche fuori non riuscì a trovarla.

"Come ha potuto sparire così?"

Aprì il collegamento, rivolgendosi a Elias:

"Ho bisogno di aiuto; Luana è scomparsa".

Elias fu preso dal panico, era proprio ciò che temeva. Non sapeva come avrebbero reagito coloro che erano dentro di lei, dato che la magia dello sciamano si indeboliva con l'età.

Corse nel luogo in cui Henrique gli aveva indicato che si trovava. Annusava continuamente l'aria, cercando di distinguere l'odore della figlia o di un intruso.

Arrivando alla caverna, l'odore dell'accoppiamento era inconfondibile, a conferma che si era consumato.

Scrutò Henrique con aria inquisitoria, desideroso di conoscere i dettagli dell'accaduto.

"Cosa? Non vorrai mica che ti racconti l'accaduto, vero? Sai benissimo come si svolge un accoppiamento."

"Sei stato tenero o lei ha sofferto e ora ti odia?"

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