Lorenzo Caccini
Tengo gli occhi puntati su quella donna, balla molto bene, vedo che molti uomini la guardano, mi dà un po' fastidio, ma a lei sembra non importare, mando uno dei miei soldati ad andare da quella bella signora e chiederle di venire da me.
Osservo la scena, il mio soldato la tocca e la vedo trasalire, poi iniziano a parlare, lei guarda verso di me e i nostri occhi si incontrano, una scossa elettrica mi attraversa il corpo, lei mi fa un bellissimo sorriso, e il mio desiderio per questa donna è già alle stelle, lei rivolge di nuovo la sua attenzione al mio soldato e lo vedo innervosirsi, lei si allontana da lui e trovo questo atteggiamento molto strano, lui viene da me e parla.
Sicurezza: Signore! (mi ha chiamato un po' esitante)
Lorenzo: Parla
Sicurezza: Ha detto che non poteva raggiungerla, signore
Lorenzo: E qual è il motivo?
Sicurezza: Non me lo ha detto, signore... Ha solo detto che se voleva parlarle, l'avrebbe aspettata al bancone
Lorenzo: Le hai detto chi sono e hai detto che era un ordine, non una richiesta?
Sicurezza: Sì, Don
Lorenzo: E lei cosa ha detto?
Sicurezza: Che... non prendeva ordini da nessuno
Lorenzo: Ha avuto il coraggio di dirlo?
Sicurezza: Peggio ancora, sì
Lorenzo: Puoi andare, mi occuperò io stesso di quella miserabile
La mia guardia di sicurezza se ne va senza dire altro\, potrei ordinare di uccidere quella str***a in questo momento\, ma voglio parlarle di persona\, voglio vedere se è davvero una donna coraggiosa.
Lascio la zona VIP e mi dirigo verso il bancone, la vedo seduta a gustare un bicchiere di whisky, mi siedo accanto a lei e parlo.
Lorenzo: Devo ammettere che sei piuttosto coraggiosa, potrei ucciderti proprio qui
Ho detto, ordinando un drink al barista, lei mi ha guardato e ha sorriso
Anna: Puoi uccidermi, ma spero che sia in modo piacevole (ha detto, mordendosi il labbro inferiore e guardandomi con desiderio)
Lorenzo: Pensavo che non fossi interessata
Anna: Ma lo sono, la zona VIP era troppo affollata e preferisco un posto più privato
Lorenzo: Se sai chi sono, dovresti avere paura di quello che posso fare quando siamo soli
Anna: Sì, so chi sei, ma la paura e l'adrenalina mi eccitano molto
Mi ha guardato in modo seducente, le ho messo una mano sulle cosce e ho potuto vedere il suo respiro affannoso, i brividi erano evidenti in tutto il suo corpo.
Le ho sussurrato all'orecchio
Lorenzo: E perché non andiamo in quel posto privato
L'ho baciata sul collo e l'ho vista rabbrividire
Anna: Allora andiamo (ha detto con desiderio)
Le ho preso la mano e siamo andati alla ricerca delle stanze del locale, le chiavi sono appese al muro, dentro un vaso di vetro, per aprirlo bisogna pagare tramite la macchinetta, è simile a quei frigoriferi per le bevande, si mette la stanza che si desidera, i soldi, e poi la chiave cade, ho preso la chiave e siamo andati nella stanza 25.
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