La principessa mafiosa e il mafioso A&L Parte I

Ep.6

Mi sono resa conto che Julia stava per bere il drink e le ho afferrato il braccio per impedirle di fare una cosa così folle.

Anna: Che cosa credi di fare?

Julia: Cosa c'è che non va? Qual è il problema?

Anna: Ju, è ovvio che questa bevanda è stata alterata.

Julia: Perché pensi questo?

Anna: Perché il colore della bevanda è diverso e continuano a fissarci... Devono aspettare che beviamo, per poi portarci via.

Julia: Quindi, cosa facciamo?

Anna: Seguimi e basta.

Mi sono alzata e mi sono diretta verso la pista da ballo, iniziando a ballare per mimetizzarmi un po', facendomi strada tra la folla e dirigendomi verso una zona più appartata. Julia mi seguiva a ruota. Ho afferrato rapidamente il mio drink e il suo e li ho versati in una pianta.

Anna: Meglio che ce ne andiamo.

Julia: Hai ragione.

Abbiamo iniziato a uscire dal locale quando improvvisamente i due uomini del drink alterato ci sono apparsi davanti.

Uomo 1: Dove credete di andare?

Uomo 2: La festa non è ancora iniziata e voi volete già andarvene?

Julia: Ci scusi, ma abbiamo degli impegni domani e dobbiamo andare ora.

Uomo 1: Non andate da nessuna parte.

Uno degli uomini ha afferrato Julia per un braccio e l'altro mi ha puntato una pistola allo stomaco. È stato allora che ho capito che le cose si stavano facendo serie.

Ci hanno portate fuori dal locale, assicurandosi che la gente non vedesse la pistola, e ci hanno fatto salire in macchina. Io mi sono seduta davanti mentre un uomo guidava, puntandomi una pistola alla testa. Julia era seduta dietro con un altro uomo che teneva in mano un coltello. Vedevo quanto fosse spaventata, ma io sono rimasta calma e non ho mostrato alcuna reazione. Non potevo perdere la calma ora, dovevo trovare una soluzione o saremmo morte entrambe.

L'uomo accanto a me ha iniziato a parlare.

Uomo 1: Avresti dovuto bere il liquido che ti ho dato. Le cose sarebbero state molto più facili. (Sono rimasta in silenzio)

Mentre guidava, ha iniziato a farmi scorrere la mano sul corpo, toccandomi e afferrandomi le cosce. Ho guardato Julia dallo specchietto retrovisore e ho visto che le stava succedendo la stessa cosa. Vedevo la paura nei suoi occhi e dentro di me urlavo di disperazione, ma esteriormente sono rimasta calma.

Quando la macchina si è fermata in una strada deserta, il primo uomo mi ha tirata fuori e mi ha gettata a terra. Ho sentito un dolore terribile alla schiena, mi sono resa conto che aveva messo via la pistola e si stava abbassando i pantaloni. Ho guardato e ho visto l'altro uomo ancora in macchina, ora sopra Julia che cercava di baciarla. Lei urlava e scalciava, ma lui era più forte. Ho guardato di nuovo l'uomo davanti a me e l'ho visto avvicinarsi.