Stavo parlando al telefono con Julia quando Pietro è passato tutto vestito di tutto punto e profumato.
Anna: Dove stai andando tutto vestito così?
Pietro: Mi vesto sempre così, ma per rispondere alla tua domanda, sto andando in un locale che viene inaugurato stasera.
Anna: E... posso venire?
Pietro: Certo che no.
Il mio sorriso è scomparso in pochi secondi.
Anna: Per favore, Pietro (ho fatto una faccia carina).
Pietro: Anna, non posso portarti, la tua festa di fidanzamento è domani.
Anna: Lo so, ma cosa c'entra?
Pietro: A papà potrebbe non piacere e nemmeno al tuo fidanzato. Ci saranno un sacco di ragazzi lì.
Anna: Non sono una ragazza ingenua, il mio fidanzato non mi riconoscerà e penserò a papà più tardi. Quindi non c'è problema.
Pietro: Va bene, puoi venire, ma promettimi di starmi vicino in ogni momento e di tenere lontani tutti i ragazzi che ti importunano.
Anna: Non pensi di esagerare un po'?
Pietro: Prometti?
Anna: Va bene, prometto.
Pietro: Okay, hai trenta minuti per prepararti.
Anna: È troppo poco tempo.
Pietro: Prendi o lascia?
Anna: Okay, torno subito.
Corsi verso la mia stanza, sapendo che Pietro lo faceva solo perché voleva che mi arrendessi, ma ANNA BIANCHI non si arrende mai. Mi sono fatta una doccia veloce e mi sono occupata della mia igiene personale, poi ho indossato questo vestito.
Ho dato un'ultima occhiata e sono andata a raggiungere mio fratello.
Anna: Andiamo.
Pietro: Sì, sei tornata prima del previsto, kkk.
Anna: Anna Bianchi non scherza.
Pietro: Lo vedo.
Siamo saliti in macchina e ho notato un'altra macchina che ci seguiva.
Anna: Ti porti dietro i tuoi soldati?
Pietro: Certo, tutto per la tua sicurezza.
Anna: Non era necessario. So difendermi molto bene.
Pietro: Ti credo, kkk.
Anna: È vero. John mi ha insegnato a combattere e a sparare.
Pietro: Cosa? Papà andrà su tutte le furie quando lo scoprirà.
Anna: Deve capire che non posso sfuggire al mio destino, e una volta mi ha persino salvato la vita.
Pietro: Sì, sono d'accordo con te, ma non ho capito la parte sul salvarti la vita.
Anna: È una lunga storia, te la racconterò più tardi.
Pietro: Farai meglio a dirmelo, perché sono molto curioso.
Pietro parcheggiò la macchina e parlò con la guardia di sicurezza, che ci fece entrare subito. Il locale era grande e affollato.
*Club*
Anna: Wow, è davvero bello.
Pietro: Lo pensavo anch'io.
Anna: Perché non vai a prenderci da bere?
Pietro: Non pensi di chiedere troppo? Resta qui, torno tra un attimo.
Anna: Okay, kkk.
Andai sulla pista da ballo e iniziai a ballare al ritmo della musica, che aveva un ritmo sensuale. Sentivo molti occhi puntati su di me, ma non mi importava e continuavo a ballare. Qualcuno mi ha toccato e mi sono girata per vedere chi fosse.
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