Il vero amore di un CEO spietato: la ragazza cieca

Ep.11

Dopo un po', Bianca, senza fiato, tornò in sé e si allontanò da Otavio, alzandosi dal letto.

"Otavio, ti prego non farmi niente, ti prego. Non voglio essere usata e poi buttata via. Ho sempre sognato questo momento, ma con qualcuno che amo, qualcuno che non mi lascerà dopo aver ottenuto ciò che voleva."

"Non voglio usarti, Bianca!"

"Smettila di mentire a te stesso, Otavio. Non appena mia sorella si farà viva, io sarò dimenticata. Lo hai detto tu stesso. Per favore, almeno lasciami la mia innocenza per concedermi un giorno a qualcuno che mi ama veramente."

Otavio fu fatto infuriare dalle sue parole, il solo pensiero di lei tra le braccia di un altro uomo lo faceva impazzire. Le si avvicinò, afferrandole il viso e i capelli vicino alla nuca con fermezza, ma senza farle male.

"Ascolta quello che ti sto dicendo, non apparterrai mai a nessun altro. Io sarò il tuo primo e sarò il tuo ultimo. Nessun altro uomo ti si avvicinerà."

La lasciò andare, lasciando Bianca confusa e imbarazzata dalle sue parole. Otavio si fermò sulla porta prima di uscire e disse:

"Bianca, spero che tu capisca. Tu sei mia, e se un uomo osa avvicinarsi o toccarti, lo uccido davanti ai tuoi occhi."

Detto questo, uscì furioso, sbattendo violentemente la porta della sua camera da letto, e si diresse nella sua stanza. Otavio decise di farsi una doccia per calmarsi e iniziò a prendere a pugni la parete della doccia. Si sentiva vulnerabile e confuso, i suoi pensieri e sentimenti erano contrastanti e ora non sapeva cosa fare. Otavio non aveva mai amato nessuno tranne sua madre e sua sorella, che era stata colpita a morte alla testa due anni dopo che lui aveva preso il comando della mafia; aveva solo quindici anni all'epoca, uccisa da una banda rivale. Da quel giorno, Otavio, che era già freddo, era diventato di ghiaccio.

Non sapeva come mostrare i sentimenti; da quando aveva completato l'addestramento, non era riuscito nemmeno ad abbracciare o baciare sua madre. Lei era sempre affettuosa, ma lui faceva fatica a ricambiare. Le sue relazioni erano solo sessuali, senza mai coinvolgere affetto o tenerezza da parte sua. La vita lo aveva reso arido e freddo, non avendo mai dovuto dimostrare amore per nessuno, e ora non aveva idea di cosa fare con le emozioni che Bianca gli suscitava in così poco tempo.

Nel frattempo, Bianca mangiò la zuppa di pollo che Ellen le aveva portato, anche se pensava fosse un'esagerazione dato che aveva solo la febbre. Anche Ellen si era affezionata rapidamente a Bianca. Nonostante la sua schiettezza occasionale, Bianca sapeva essere gentile e premurosa. Ellen si era affezionata a Bianca dal momento in cui l'aveva vista; avendo perso la figlia, ora trovava compagnia in Bianca.

Ellen si rendeva conto che suo figlio provava qualcosa per Bianca, e anche se era recente, era ovvio che fosse invaghito della giovane donna. Questo dava ad Ellen qualche speranza: forse il cuore di pietra di suo figlio si sarebbe ammorbidito. Non c'era molta connessione tra Ellen e Otavio da parte sua; lei era sempre sola, e ora avrebbe avuto Bianca con cui parlare.

Dopo che Bianca ebbe finito di mangiare tutto ed Ellen se ne fu andata, Bianca andò a riposare, dato che non si sentiva molto bene.

A notte fonda, incapace di dormire, Otavio andò nella stanza di Bianca e si sedette su una poltrona al buio con il suo drink, osservandola dormire in silenzio, pensando ad alta voce tra sé e sé.

"Cosa mi stai facendo, irritante tentatrice? Ero rassegnato a una vita miserabile e priva della speranza di provare mai qualcosa per qualcuno, e poi arrivi tu, che crei il caos e sconvolgi tutto."

Bianca si accorse che era entrato nella stanza, ma finse di dormire per la paura di Otavio, preoccupata che potesse costringerla. Era fin troppo comune nel regno della mafia che le vergini venissero consegnate a uomini spietati e fossero costrette senza scelta. Aveva sentito storie su Otavio e sapeva di cosa era capace; la sua paura era palpabile. Sentì involontariamente quello che Otavio diceva, rimanendo sconcertata dalle sue parole, ma poi il silenzio regnò e Bianca ripiombò in un sonno profondo.