Ep.18

La condizione della regina era declinata dal decesso del re Giovanni, si trovava a dover affrontare l'intero circolo di persone che non erano più favorevoli alla monarchia, prevalentemente nobili facoltosi con interessi all'estero, i cui figli non vivevano neanche nel Regno di Tulip. Le leggi nazionali impedivano che il denaro accumulato nel Regno di Tulip fosse trasferito in altri paesi.

Per questo motivo, cresceva l'urgenza di eliminare la monarchia e instaurare un potere legislativo.

__Riposi, Maestà, non si debba stressare, non me ne andrò.

No, non andartene, aspetta. Pareva così fragile.

Bisogna somministrarle ossigeno a causa di una polmonite che si è aggravata qualche mese fa, i suoi polmoni sono ancora deboli. Informava Alessandro, vedendo la preoccupazione di Melanie.

"Come farò a riunire nuovamente il regno?". Si chiedeva Melanie tra sé, nutriva un amore cieco per la patria, ma non si sentiva sufficientemente influente da essere ascoltata dai cittadini almeno. La regina fu lasciata a riposare mentre i piani venivano seguiti scrupolosamente.

I Lord, i ministri, il rappresentante ecclesiastico, i delegati del movimento repubblicano iniziarono ad arrivare in parlamento.

Dobbiamo istituire una commissione per l'abrogazione della monarchia, accelerare i tempi, prima che la salute della regina madre peggiori! Esclamava Lord Lois Brightman, il ministro del commercio di cattivo umore.

No, aspettiamo sua maestà il re, c'è ancora tempo sufficiente per attendere la sua decisione. Interviene il ministro degli esteri, fedele alla regina.

Il brusio cresceva in intensità, Lord Brightman era davvero ansioso di rimuovere la monarchia. Attaccava costantemente re Alessandro II, lo aveva diffamato ripetutamente, mettendo in dubbio più volte la sua capacità di governare un paese così piccolo come il Regno di Tulip, spingendo infine la famiglia reale a stabilire un termine per abdicare. Per aggiungere altro agli eventi sfortunati per i Wilde, Cecilia Moldren coglieva ogni occasione per mettere in mostra suo figlio, affermando che Alessandro attendeva la risoluzione del suo divorzio per riconoscere infine il bambino e sposarla.

Alessandro giunse per primo al castello dove si trovava il parlamento, i presenti si alzarono e mostrarono rispetto, Alessandro prese posto su una sedia destinata al re.

Lord Brightman iniziò con i sussurri, prima interrogando l'assenza della regina madre.

Melanie arrivò poco dopo, nessuno la riconobbe, telecamere e reporter erano in attesa di cogliere una qualsiasi immagine di Alessandro II uscendo dal parlamento con un'espressione di assoluta ostilità.

La sessione straordinaria del parlamento iniziava con la richiesta del ministro Brightman.Bisogna fissare una data precisa per cedere il potere. Disse quasi eccitato.

Sua maestà la regina Maria ha chiesto sei mesi per il passaggio, quel periodo è già trascorso. Esclamò un altro ministro, incitato da Lord Brightman.

Era il turno del re. I suoi sostenitori e fedeli si alzarono in un'unisona voce.

Viva il re! Seguì un silenzio tombale.

__Sono lieto di sapere che abbiamo ancora persone fedeli alla corona, ministro Brightman, sua maestà, la regina madre, ha richiesto al parlamento un arco temporale di sei mesi fino a due anni, sufficiente per presentare una incoronazione pulita o stabilire un governo di maggioranza favorevole a una repubblica, con questo io Alessandro II, re del Regno di Tulip, chiedo a lei: ha la maggioranza del paese dalla sua parte?

Ministro Lord Brightman serrava i pugni sotto il suo imponente seggio di cuoio e argento.

In realtà no, Maestà, perché la grande maggioranza ignora i benefici che ci porterà il cambiamento, neanche lei è stato incoronato, è stata la regina madre a prendere il posto di reggente, non siamo più nel diciottesimo secolo, o cambiamento o affondiamo come tanti paesi sotto regime monarchico. Suonava quasi convincente, ma il rappresentante ecclesiastico aveva una sorpresa.

__La santa chiesa, orecchie e mani di Dio, ha richiesto la coronazione, sua maestà ha già una regina? Lord Brightman, dovrà abbandonare il suo patriottismo con questa idea di portare il Regno di Tulip nell'unione europea.

Tutti tacquero, alcuni con aspettativa, alcuni si asciugavano gocce di sudore e alcuni sorridevano, poiché se il re presentava Cecilia Moldren la chiesa mai avrebbe accettato quell'unione. Prima di mettere quella donna sul trono, avrebbero consegnato il regno a Lord Brightman.

Alejandro si alzò, aggiustò il microfono per parlare in maniera forte, chiara e concisa.

__Bene, oggi di fronte al rappresentante ecclesiastico e alla Camera dei Lord, annuncio che la mia ex moglie sarà la mia regina.

La sala intera rimase in silenzio, si potevano sentire i motori delle auto che passavano sul Boulevard dei Re.

Come sapevano che Melanie Humpring era l'ex moglie e non la principessa di Montwhite? Molto semplice, mentre la regina Maria affogava nella depressione causata dalla morte del suo amato consorte e in seguito il suo stato di salute declinava drasticamente, Cecilia Moldren entrava e usciva dal palazzo di River Green, e una volta notò i documenti di divorzio sulla scrivania di Alessandro e senza esitazioni ne scattò qualche fotografia che il giorno dopo comparirono su tutti i media, destabilizzando il regno di Alessandro.

Il ministro degli esteri conosceva Melanie fin dalla nascita, vide una donna vestita di blu e di bellezza straordinaria avanzare lungo il corridoio, placò i mormorii, con lo sguardo indirizzò gli altri e allora Melanie Humpring fece il suo ingresso nel parlamento del Regno di Tulip.

Tutti gli occhi andavano dalla sorpresa ai disonesti che osservavano la schiena scoperta della futura regina.

Nessuno, assolutamente nessuno conosceva quella donna. Si aspettavano la ragazza paffuta e modesta, con lo sguardo basso e la sottomissione assoluta.

Signori, la signorina Melanie Humpring, principessa di Montwhite! Alessandro la annunciò orgoglioso, come se fosse l'uomo più fortunato al mondo per averla riacquistata.

Lord Brightman la fissava intensamente, nella sua mente la trafiggeva con la spada del primo re di Tulip Kingdom.

Quella sciocca fanciulla... non rovinerà i miei piani. Disse, accartocciando i bozzetti della costituzione che aveva redatto lui stesso.

Ha detto qualcosa, Lord Brightman? Gli sussurrò il rappresentante ecclesiastico.

Lord Brightman colpì con il pugno il suo tavolo, davanti allo sguardo trionfale di Alessandro.

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