Capitolo 11
Oliver
Desideravo allontanare dalla mia mente le parole di Kantz, così, presi Lore, la feci camminare fino alla casa principale e entrai con lei in una camera da letto al piano terra, era una donna davvero bella, questo era innegabile, e se questo è un errore, avrò tempo di rimediare, per il momento mi divertirò.
La presi per i fianchi mentre la baciavo intensamente, lei iniziò a spogliarmi, mentre io facevo lo stesso con lei. Le tolsi la blusa e i pantaloni, la lasciai in intimo sul letto, mi fermai un momento alla ricerca di un preservativo, ma non ne avevo neanche uno con me.
—nella mia borsa ce ne sono alcuni —disse lei—
Presi la sua borsa e gliela diedi, da una delle tasche estrasse un preservativo, lo aprì, mi fece avvicinare a lei e con le mani si apprestò a metterlo sul mio membro.
—Ti avviso, che non sarò delicato—
—non importa, fai ciò che vuoi con me— disse ansimando.
Mi misi sopra di lei, mentre la baciavo con ruvidezza, massaggiavo i suoi seni, la girai, la misi a pancia in giù e la penetrai con un'unica stoccata, lei era pronta, all'inizio gemeva piano, ma con il passare dei minuti, iniziò a urlare, cosa molto fastidiosa a mio avviso, per nulla eccitante.
Con la mia grande mano le coprii la bocca, per poter attutire i suoi gridi, quando la sua vagina iniziò a contrarsi, seppi che stava per venire, così la girai, le aprii le lunghe gambe, diedi le ultime stoccate, e venni.
Uscii da lei, mi sdraiai al suo fianco, calmado il nostro respiro.
—è stato delizioso— ronfò. Mi piace fare l'amore selvaggiamente.
—Non dire così, non abbiamo fatto l'amore, è stato solo sesso selvaggio e sfrenato, con questo non voglio che tu pensi che avremo una relazione—replicai bruscamente.
—Non devi arrabbiarti Oli, è solo un'espressione, sono disposta a divertirmi così tanto con te in questi giorni che sarò in visita—.
Mentre lei parlava, mi alzai dal letto, entrai in bagno per pulirmi e mi vestii. Quando uscii dal bagno lei era ancora nuda avvolta nel lenzuolo.
—Pensavo che avremmo passato il resto del pomeriggio qui, chiusi, facendo sesso selvaggio, non mi dire che mi lascerai sola— fece il broncio.
—mi dispiace Loreto, sono stato chiamato da Lucas, ha bisogno di aiuto, quindi devo andare, ci vediamo a cena—. Mentii, volevo solo uscire di lì.
Le diedi un bacio fugace sulle labbra e uscii come un diavolo dalla casa, alla ricerca di Lucas e Manu, speravo di trovarli insieme.
Non fu necessario cercare molto, sapevo che Lucas poteva essere nello studio medico, girando intorno a Lilly, quando lo trovai, mi guardò con la fronte corrugata e mi disse
—dal posto in cui mi trovo posso odorarti, e odori di profumo di donna e sesso—
—zitto idiota! Non dire nulla, lasciami entrare nel bagno dello studio per fare una doccia veloce, portami un pantalone di flanella e un'altra maglietta dal cassetto.
Lucas uscì dallo studio, fuori e in vari punti strategici del branco abbiamo dei cassetti con vestiti nel caso ne avessimo bisogno.
—Ecco a te capo! — disse con scherno. Odori di Loreto, ahah, scusa se rido, ma la tua espressione è comica, a quanto pare non ti sei divertito così tanto.
—urla foca! — dissi infastidito dalla presa in giro.
—visto che sei di cattivo umore, meglio cambiare argomento, ora che sei pulito e senza odore di Loreto, vuoi unirti a noi per pranzare a casa di tua sorella? —
—mia sorella non c'è, è uscita a passeggiare con Leandro.
—sì, ma la mia bella Lilly mi ha invitato a pranzo, a quanto pare Aurora ha cucinato per un reggimento, anche Manu è invitato —
—ok, andiamo—
Camminammo fino alla casa di mia sorella, ma prima passammo a prendere alcune birre e una bottiglia di vino per non arrivare a mani vuote. Quando ci stavamo avvicinando, lo sentii di nuovo, odore di caramello e cocco, era tenue, ma percettibile al mio olfatto, potevo sentire Kantz svolazzare come un cucciolo nella mia mente.
—Sentite questo? — chiesi ai miei amici.
—Sì, odora di torta di patate, uff mi si è fatto venire l'acquolina in bocca— disse Manu.
—No idiota!, odora di caramello e cocco, oltre all'odore del cibo—
Entrambi girarono la testa a una velocità sovrumana e mi guardarono con occhi sbalorditi.
—tu senti qualcosa che noi non possiamo, sai che non potrebbe essere a meno che —…
Disse Lucas, ed io risposi in un grido
—Non ci pensate, non lo dite! Questo è impossibile, non la cerco né la voglio, quindi continuate a camminare e lasciamo perdere questo argomento, non voglio che venga più menzionato— chiudendo la questione.
Quando entrammo nella casa, l'odore di Aurora si intensificò. Potei vedere come si muoveva per la casa con piena fiducia. La vidi uscire ad accoglierci, indossava uno short sportivo nero, ~nei giorni in cui la conosco veste sempre di nero~, indossava una maglietta dello stesso colore, ma con il logo di una delle mie band preferite.
Il cibo era delizioso, direi che è allo stesso livello della Signora Silvia, che cucina per noi da quando siamo cuccioli, i ragazzi mangiano con grande appetito, Manu ha chiesto il bis, e a quanto pare a lei piace che gli altri trovino buono il suo cibo
-Kantz: È perfetta!
-Oliver: Non iniziare con le tue sciocchezze, peloso, lasciami mangiare in pace.
-Kantz: come dessert potremmo portarla nel bosco e mangiarcela... uh sì, odora così maledettamente bene ~ringhia~.
-Lucas: Non vi siete resi conto che Manu e io stiamo ascoltando? ah, ah, ah si burla ~
-Oliver: Kantz sei un lupo stupido, chiudete il legame e finiamo di mangiare, ho bisogno di andarmene da qui ~disse molto arrabbiato~
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