Capitolo 7
Aurora.
CHE VERGOGNA! Come è possibile che mi sia trovata in questa situazione? Non sono certo una donna saccente, ho avuto le mie cose lì e là con qualche ragazzo, nulla di importante però, ma nemmeno mi mostro così in giro come se niente fosse. Inoltre, quelli che mi hanno vista nuda non hanno mai avuto un aspetto così dannatamente bello come quell'uomo. Giuro sulla mia vita che non trascurerò più la porta, almeno quando sono in queste mise. Non riesco a credere di non essere riuscita a reagire, ma di fronte a un tale esemplare mi è stato impossibile.
Mentre pensavo a un'infinità di stupidaggini, tutte riguardanti quell'uomo, mi vestii velocemente, indossai i miei pantaloni neri, una maglietta di una delle mie band preferite, due taglie più grande affinché non si notasse che andavo senza reggiseno, e una felpa aperta.
Lo seguii in silenzio da dietro dopo che disse che sua sorella ci stava aspettando. Lo seguii in silenzio per tutto il tragitto fino alla casa principale.
Quando finalmente arrivammo, entrammo nella sala da pranzo. Lì c'erano le ragazze e Rocío, c'erano anche altri 3 uomini e una donna che non sembrava molto simpatica, mi guardava di sottecchi in modo altezzoso.
- Buonasera - dissi salutando tutti -.
- Vi presento la mia assistente\, viene da Santiago\, lavorerà con me nel giardino - disse Rocío per presentarmi -.
- Aurora\, loro sono Lucas e Manuel\, lavorano con Oliver\, che è quello che ti ha portata qui\, mio fratello maggiore - disse guardando suo fratello con un occhiolino -.
- Lui è Leandro - mi indicò l'uomo che stava davanti a lei e che non smetteva di guardarla per niente al mondo\, e lei è Loreto\, sua sorella\, sono qui in visita mentre fanno affari\, staranno alcuni giorni in una delle cabine.
- Oliver\, pensavo che non ti avrei rivisto questa sera - disse la tal Loreto in tono acuto -.
- Non preoccuparti\, ero un po' occupato con alcune cose e poi mia sorella ha chiesto che andassi a prendere la sua... assistente\, per questo mi sono ritardato un po' di più\, ma eccomi qui - le disse mentre non toglieva mai lo sguardo da me\, e potevo sentire le mie guance arrossire -.
Lilly e Lucy sembravano stanche e nonostante ciò, gettavano fugaci sguardi ai 2 amici della capa. Abbiamo cominciato a cenare, mentre si svolgeva una conversazione piacevole con i 4 uomini presenti. Rocío ci ha detto che Lucas e Manu hanno vissuto lì con loro fin dalla nascita, sono quasi come fratelli, sono cresciuti insieme e ora erano la mano destra di Oliver. Ci hanno chiesto dei nostri lavori, a me e alle ragazze.
- Quindi\, Aurora\, vieni a lavorare come assistente nel giardino di Rocío - puntualizzò Loreto con disgusto\, si poteva vedere da come si comportava che questa donna era altezzosa e snob -.
- Sì\, ho circa 13 anni di esperienza lavorativa come assistente\, soprattutto a livello di assistenza che offrirò - dissi con orgoglio -.
- Oh\, capisco. Quello che non capisco è come una persona giovane della tua età si accontenti di un lavoro mediocre e di uno stipendio così basso\, perché ho sentito dire che il tuo lavoro ha una remunerazione molto bassa - disse sprezzante -.
- Beh\, sì\, in realtà non pagano molto\, ma ti sbagli sul fatto che sia un lavoro mediocre. In realtà\, educare è un compito molto difficile e l'insegnante\, che da molto tempo non può fare tutto ciò che fa senza di noi\, non è affatto facile gestire bambini piccoli e nemmeno i loro genitori. Lavorare educando i bambini è uno dei lavori più nobili che esistano\, ma per saperlo bisogna essere empatici\, cosa che molte persone non sono. Molti di questi bambini hanno bisogni e noi\, assistenti ed educatori\, dobbiamo cercare di soddisfarli. Quindi no\, non è un lavoro mediocre - risposi molto arrabbiata-. Potevo sentire lo sguardo di Oliver su di me mentre pronunciavo il mio discorso sul mio lavoro e questo infastidiva ancora di più Loreto.
—Concordo con te - disse Rocío - educare i bambini è un compito molto difficile e, secondo la mia esperienza, non possiamo farcela senza un assistente. Alcuni di questi bambini trascorrono la maggior parte del tempo da soli, perché i loro genitori o tutori devono lavorare duramente per poterli nutrire. Ma la cosa positiva di questa scuola è che i genitori lavorano qui e hanno abbastanza tempo per i loro piccoli. Ma ogni uno di questi bambini è un mondo a sé.
Continuammo a mangiare e a conversare finché non fu mezzanotte, Loreto non smetteva di lanciarmi occhiate pungenti, forse pensava che mi avrebbe abbattuta con le sue parole taglienti, ma nessuno la appoggiò in quello che diceva, tanto meno suo fratello, che per tutta la serata era stato affascinato a guardare Rocío, mentre lei faceva lo stesso con lui.
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Leggenda CaiCai Vilu e TrenTren Vilu.
*Si racconta che la creazione dell'arcipelago di Chiloé*
*Si dice che in tempi antichi ci fossero due potenti spiriti incarnati in giganteschi serpenti: uno era Cai Cai (spirito delle acque)\, che agitava il mare e odiava gli esseri umani\, e l'altro\, Tren-Tren (spirito della Terra)\, che viveva sulla cima di una collina e aveva affetto per l'uomo. Un giorno\, Cai Cai decise di distruggere tutti gli esseri viventi facendo traboccare le acque del mare con le sue forti scosse.*
*Tren-Tren\, che osservava dall'alto come cominciava il disastro\, si compiacque degli uomini e li esortò a fuggire insieme agli animali verso le montagne per salvarsi. Ecco perché innalzò le montagne\, mentre Cai Cai faceva lo stesso con il livello del mare.*
*La maggior parte degli animali riuscì a mettersi in salvo. Tuttavia\, alcuni uomini furono più lenti perché non volevano lasciare le loro terre o desideravano portare con sé tutti i loro averi. Altri\, addirittura\, non credevano che si sarebbe verificata un'inondazione.*
*Ma così fu\, e le acque cominciarono a salire\, spazzando via tutto. Alla fine\, grazie a Treg-treg\, un piccolo gruppo di uomini raggiunse la cima\, che\, si dice\, sono gli antenati dei mapuche.*
*
*Alcune versioni di questa leggenda dicono che a questi fu inflitta un'altra punizione: sacrificare uno dei loro figli gettandolo in mare. In questo modo\, si riuscì a placare la furia di Cai Cai e le acque ritornarono lentamente ai loro margini originali.*
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