Ep.10

Vincenzo entrò nella stanza con lei e chiuse a chiave la porta alle loro spalle. Lanciò la giacca sul divano, posò la fondina con la pistola sul comò e rimase in piedi di fronte ad Amanda, con le braccia conserte e furioso.

"Ora, ti dispiacerebbe spiegarmi perché torno a casa e trovo una delle mie ospiti distesa sul pavimento e la mia sala da pranzo sottosopra?" chiese, il suo sguardo fisso e serio su Amanda.

"Vuoi davvero sapere perché? Bene, te lo dirò" ribatté Amanda, alzandosi in piedi con le mani sui fianchi in segno di sfida.

"Il motivo è molto semplice: se vuoi tenere due amanti in casa come se fosse un harem, non farle mai incontrare. Perché ogni volta che mi imbatto in quella vacca, succede questo, soprattutto se mi insulta chiamandomi la tua nuova puttanella" sbottò Amanda, ribollendo di rabbia nei suoi confronti.

Lui la afferrò da dietro il collo e le avvicinò il viso al suo, quasi a baciarla.

"E Sabrina non mentiva, questo è ciò che sei, la mia piccola puttanella. O credevi di significare qualcosa di più nella mia vita?" Detto questo, la baciò, un bacio più di punizione che di passione, tanto che Amanda sentì il sapore del sangue sulle sue labbra. Poi la lasciò andare e si passò una mano tra i capelli.

"Vedi cosa fai con questi tuoi atteggiamenti di sfida? Riesci solo a tirare fuori il peggio di me" affermò Vincenzo, sospirando esasperato, notando un rivolo di sangue sulle sue labbra carnose.

"Se sono solo una puttana per te, perché hai detto ai tuoi dipendenti che ero la tua fidanzata?" chiese Amanda, asciugandosi il sangue dalle labbra.

"Se proprio devi saperlo, volevo davvero farti mia moglie perché avrebbe fatto comodo ai miei scopi. Mio padre mi sta mettendo pressione per sposarmi, dice che un vero capo dovrebbe avere una moglie e dei figli, e non potevo sposare nessuna delle mie amanti perché la moglie di un capo deve essere pura e non deve essere mai appartenuta a nessun altro uomo. Anche se, come si suol dire, ho 'mangiato il dolce prima della festa', tu eri sicuramente pura, e sono l'unico uomo che ti ha avuta, e sarò sicuramente l'ultimo" disse, avvicinandosi di nuovo a lei e accarezzando il piccolo taglio sulle sue morbide labbra.

"E perché hai cambiato idea? Non che io voglia sposarti. Ma devo confessare che essere vista come tua moglie è molto meglio che essere la tua puttana" ammise Amanda, con la testa bassa per la vergogna.

"Perché la scenata a cui ho assistito in salotto, il tuo temperamento esplosivo, mi ha fatto ricredere. Immagina se fossimo sposati e tu reagissi così ogni volta che incontri una delle mie ex amanti? Infangheresti la mia reputazione, e diventerei lo zimbello di tutti per avere una moglie che si comporta come una ragazza da rissa" rispose Vincenzo, incrociando di nuovo le braccia.

"Tanto per la cronaca, mi sono comportata così perché lei ha insultato me per prima" ribatté Amanda, stizzita.

"Non ti credo. Sabrina sarà anche viziata e arrogante, ma è sempre stata di classe. Non si sarebbe mai abbassata a quello che hai fatto tu, insultare qualcuno a casa mia" la rimproverò, guardandola seriamente.

"Beh, ti sbagli di grosso perché è proprio quello che ha fatto. Ho i capelli zuppi perché mi ha tirato addosso il succo. Ma va bene, lo ammetto, gliel'ho lanciato io per prima dopo che lei mi ha dato della poco di buono" disse Amanda, sempre più arrabbiata al pensiero che lui considerasse l'altra donna superiore solo perché aveva i soldi.

"Non credo a una parola di quello che dici, come ho detto conosco bene Sabrina e per il poco che so di te, sei irascibile e probabilmente l'hai offesa per prima" insistette Vincenzo, con sguardo accusatorio.

"Ah, sai cosa c'è? Se la trovi così meravigliosa, perché non sei lì con lei adesso? Deve aver bisogno di te più di quanto ne abbia io. Voi due fate proprio una bella coppia: il mafioso stupido e arrogante e l'ereditiera viziata e stronza" disse Amanda mentre gli passava accanto, con l'intenzione di andare in bagno a farsi una doccia, visto che era tutta appiccicosa per il succo. Ma Vincenzo la tirò indietro con tale forza che i loro corpi si scontrarono.

"Tu non vai da nessuna parte! Non ti ho dato il permesso di andare" disse, vicino alle sue labbra.

"Voglio solo lavarmi. Se non l'avessi notato, sono inzuppata di succo" rispose Amanda, guardando intensamente le sue labbra piene e ben disegnate.

Dopo qualche secondo, la lasciò andare.

"Va bene. Ad ogni modo, devo andare a scusarmi con Sabrina per il tuo comportamento" disse, dirigendosi verso il comò per recuperare la fondina con la pistola e la giacca di pelle.

"Bene, buona scopata allora!" esclamò Amanda prima di entrare in bagno e chiudere la porta a chiave.

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