Sopra I Due Massimi Sistemi
Sulla Felicità
Due persone siedono sul bordo di una fontana, guardando l'acqua incresparsi sotto la luce del mattino.
Credi che la felicità sia uno stato raggiungibile?
Non lo so. A volte mi sembra più un istante che passa, come una brezza leggera. Non resta, ma la senti.
Eppure la inseguiamo per tutta la vita. Come se fosse una meta, qualcosa da afferrare e conservare.
Forse sbagliamo prospettiva. La felicità non è una conquista, ma un effetto collaterale. Accade quando non la cerchi direttamente.
Ma allora che senso ha cercare di essere felici?
Studente A
Ha senso cercare di essere presenti. Di vivere bene. La felicità arriva quando smettiamo di trattarla come un dovere.
ⁿ⅙
E chi soffre? Chi è immerso nel dolore, nella perdita? Anche per loro è possibile?
Sì, ma non nella forma che immaginiamo. A volte, in mezzo al dolore, c’è un senso profondo, una luce fioca. Non è gioia… ma è pace.
Studente B
Allora la felicità non è euforia, ma quiete?
È silenzio, accettazione, un respiro profondo. È smettere di voler cambiare ciò che è già accaduto.
Forse la felicità è smettere di lottare contro la realtà.
Forse è proprio questo. Amarla, anche quando è imperfetta.
L’acqua della fontana continua a fluire. Nessuna risposta definitiva, solo la calma di un’idea condivisa.
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