Sopra I Due Massimi Sistemi
Sulla Vita
Due persone siedono su una panchina, il cielo si tinge d’arancio mentre il giorno sfuma nella sera.
— Hai mai riflettuto su cosa significhi davvero essere?
— Ogni tanto. Ma la mente si perde facilmente. Forse essere è semplicemente esistere.
— Ma esistere in che modo? Come un albero, che cresce senza chiedersi perché? O come noi, che ci poniamo domande?
— Forse la differenza sta proprio lì. Noi non solo esistiamo… siamo consapevoli di esistere.
— E allora il tempo? Perché ci preoccupa così tanto?
— Perché scorre. Perché ci ricorda che ogni istante è unico, e che nulla dura per sempre.
— Ma se il tempo fosse un’illusione? Se tutto accadesse nello stesso momento eterno?
— Sarebbe affascinante, ma anche inquietante. Senza tempo non esisterebbe il cambiamento. E senza cambiamento… non esisteremmo neppure noi, come individui.
Studente A
Eppure cerchiamo l’eternità. La desideriamo nell’arte, nell’amore, nei ricordi.
Studente B
Forse perché sentiamo che qualcosa in noi va oltre il tempo. Anche solo un’idea, un gesto, una memoria.
Sì. Essere è un processo. Non uno stato. È un verbo, sempre in movimento.
Il vento soffia leggero. Il silenzio riempie le parole non dette. L’essere continua, tra pensiero e tramonto.
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