Melinda...
Seduta sul balcone della mia camera, guardo il sorgere del sole. Non sono riuscita a chiudere occhio la notte scorsa, la mia testa è un casino, mi sento come se fossi dentro a un vulcano di emozioni in procinto di eruttare. Durante la notte, il peso di non poter mettere piede sul territorio del branco, nella mia casa, nel luogo dove sono nata e ho creato i miei ricordi, mi è piombato addosso.
Ho sempre pensato di andarmene per studiare, ma mai di lasciarmi tutto alle spalle, sarei tornata. E adesso semplicemente non ho un posto dove tornare, è come se stessi resettando la mia vita, e questo fa ancora più male del rifiuto, ma quel che è fatto è fatto, dobbiamo solo accettarlo e andare avanti, che la dea Luna mi dia il coraggio di cui ho bisogno per i cambiamenti che devono arrivare.
Asciugo qualche lacrima che insiste a scendere, mi alzo, do un'ultima occhiata al panorama dalla mia camera, ed entro per prepararmi. Faccio tutto con molta calma, dalla doccia ai capelli e al trucco, godendomi ogni ultimo istante all'interno della mia stanza.
Quando finisco, porto giù le mie borse, saluto la mia camera chiudendo la porta, e mi dirigo in cucina, dove trovo mia madre che fa il caffè. Mi fermo, appoggiandomi al muro a guardare i suoi movimenti, mi mancherà terribilmente. La mamma si accorge della mia presenza, si gira e mi stringe in un abbraccio silenzioso, in questo momento le parole sono completamente superflue, rimaniamo lì per un po' nel conforto delle braccia l'una dell'altra, non avere idea di quando sentirò di nuovo il suo abbraccio mi spaventa. Finché non rompe il silenzio e ci separiamo.
Katarine - È tutto pronto?
Melinda - Sì, ho già portato giù le mie borse.
Katarine - E tu, figlia mia, sei pronta?
Melinda - Sinceramente, non lo so, sono spaventata, ma prometto di fare del mio meglio.
Katarine - Questa è la mia ragazza.
La mamma mi fa un sorriso triste, papà, Lara e Lucca scendono per il caffè, questa è stata senza dubbio la colazione peggiore che abbiamo mai fatto, la mia famiglia è devastata e cerca di non darlo a vedere per non peggiorare la situazione, ma purtroppo non ci sta riuscendo.
Sento un clacson e so che Brad è arrivato, mi alzo per aprire la porta e lui entra, saluta tutti e inizia a portare fuori le mie borse, quando finisce è il momento di andare. Vedo i miei genitori alzarsi da tavola e gli occhi di mia madre inumidirsi, ma prima di non poter più andarmene da questa casa parlo.
Melinda - Bene a tutti, voglio chiedervi di rimanere dove siete, non voglio vedervi andare via, perché non so se ne ho la forza, questo non è un addio, è un arrivederci, prometto di chiamare ogni giorno e troveremo un modo per vederci, voglio che facciate finta che io stia solo uscendo con Brad e vi saluterò normalmente come faccio sempre.
Mi avvicino a loro, bacio e abbraccio ognuno di loro, prendo la borsa dal divano e mi dirigo alla porta dove Brad mi sta aspettando. Prima di uscire mi giro e vedo che tutti stanno già piangendo, ho bisogno di molta forza in questo momento.
Melinda - Ciao famiglia, vi voglio molto bene.
Brad mi porge la mano, usciamo dalla porta e la chiudo alle mie spalle, sto tremando, giuro che sto cercando di essere forte e coraggiosa ma è difficile, cammino fino alla macchina, salgo, do un'ultima occhiata alla mia casa e chiudo gli occhi, non voglio vedere altro, questo dolore è lancinante e mi lascio andare al pianto, Brad mi abbraccia, mi accarezza la schiena, quando mi calmo un po' si allontana e mette in moto la macchina.
Durante tutto il tragitto da casa mia fino ai cancelli del branco ho visto la figura di un lupo che ci seguiva, e quando abbiamo lasciato i confini del branco ho sentito un ululato, che era carico di dolore, sono sicura che fosse Heitor, ma ormai è troppo tardi per i rimpianti....
Heitor.......
Vedere la mia compagna andare via è stato terribile, pensi che sia l'unica a soffrire? Mi sbaglio, sono a pezzi, non riesco a mangiare né a dormire, Jax si rifiuta di parlarmi dal rifiuto e sono stanco di Sophia.
Sono andato a casa di Mel per vederla un'ultima volta da lontano, ma ho finito per perdere il controllo quando l'ho vista piangere in macchina abbracciata a quell'idiota, mi sono trasformato, ho seguito la macchina il più lontano possibile, ma quando hanno lasciato i confini del Branco il mio cuore ha sanguinato e ho capito che me ne sarei pentito per il resto della mia vita, e tutto quello che ho potuto fare è stato ululare per cercare di mostrare tutto il dolore che provo nella speranza che un giorno lei mi perdoni....
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