Era un giorno come le altre, osservavo il cancello di ferro dell’orfanotrofio. Si esatto, sono orfana da quando ebbi compiuto gli 8 anni: mia madre morì a causa di un incidente d’auto, mentre mio padre mi lasciò sposando un’altra donna.

 xx giorno

\ Izumi prese il suo orsacchiotto preferito

La bambina era seduta sul quarto gradino d'entrata.

\ Disse la maggiordomo.

\ le sorrise la bambina. (Ha 10 anni) Quel sorriso feriva gli animi, quella ragazzina non aveva mai avuta un’infanzia felice.

Ad attirare la sua attenzione fu un bambino (10 anni) dai capelli neri carbone e occhi azzurri astri.

\ chiese incuriosita Izumi.

\ Disse il ragazzo che stava dall’altra parte del recinto.

\ si stupì

\ rispose con un tono freddo.

\ diventò seria.

\ Si interrompe, ormai lei non appartiene più a quella famiglia, perciò non avrebbe più usato quel cognome.

Dopo un po’ di tempo i due diventano migliori amici d’infanzia, ogni giorno Tomioka passava all’orfanotrofio per salutare la ragazza portandola regali e cibo, mentre Izumi gli ricambia con i biscotti che fa lei.

Un giorno...

\ Disse soleggiato il ragazzo.

\ continuò

I due giurarono, ma quel giorno non è mai arrivato.

Ormai è inverno, è già passato un anno da quando si sono incontrati l’ultima volta. Giyu non si fa più vedere.

xx giorno

\ Disse contenta la serva.

\ era eccitata pensando che fosse il suo migliore amico.

\ continuò

“Io non voglio andarmene da qui” avrebbe voluto dire Izumi, ma la sua mente non riusciva più a pensare che Tomioka avrebbe mantenuto la promessa, quindi era inutile aspettare.

10 years later

\ le chiese Sanemi, suo fratello adottivo.

\ le suggerì.

\ gli interrompe.

\ le assicurò il fratello.

\ si auto loda.

\ disse decisa.

Il giorno seguente Izumi arriva all’azienda per iscrizione, il suo curriculum non presenta il fatto che è stata adottata dalla famiglia Shinazugawa, bensì come una persona normale e qualsiasi.

‘Bene, domani puoi cominciare il tuo lavoro nel settore fashion design al piano 15°, se hai qualche problema o dubbio puoi accedere all’assistenza presso il balcone dell’ingresso’ dice l’amministratore.

‘Ho compreso grazie’ dice proseguendo ‘ Per caso posso sapere chi sia il gestore di quest’azienda?’ chiede lei curiosa.

‘Pare un certo Mr. T, ma nessuno è sicuro di questo visto che non appare mai e raramente si fa vedere. L’ultima volta che l’ho visto era..2 anni fa’ rispose la direttrice del settore.

Dicendo ciò si allontana lasciando Izumi nel silenzio più assoluto. Quel nome aveva qualcosa di famigliare.

Aveva l'aria di qualcuno che lei conosceva molto bene.

Xx Giorno.

'Izumi, potresti portare questi documenti nell'ufficio del CEO? Sono un po' occupata con la telefonata, sarei molto grata se mi facessi questo favore' disse la ragazza, amministratrice del settore.

'Certo, volentieri.' Dicendo ciò si avvia verso la porta raggiungendo un lungo corridoio che conduce alla stanza più grande dell'azienda, quello del CEO.

Prima di entrare fa un profondo respiro 'Non agitarti, probabilmente Mr. T non sarà neanche in ufficio'.

Apre la porta.

Già sono morta, ma attraverso questa missione potrei riportarmi in vita.

《uhm ora chi sono?》dici reincarnandosi nel corpo di una ragazza.

《Lu, dammi tutte le informazioni di questa ragazza》

《Certamente!》In effetti Lu è il sistema che si occupa di assegnare le missioni ed è il tuo assistente nel completarlo.

《Lei è Yuko (nome reale Yui), una ragazza diciannove, travestita da maschio a causa dell’eredità della famiglia. Nella famiglia Kato è possibile ereditare il patrimonio solo nel caso se fosse un maschio: lei è l’unica nata in questa famiglia. A scuola viene spesso presa in giro con la diceria dell’omosessualità, infatti a lei(lui) le interessa solo i maschi.》Dice Lu

《E qual è l’obiettivo della seguente missione?》dici tu in modo indifferente perché sapevi che una volta conclusa questa missione ti  saresti reincarnata in un’altra persona.

《La ragazza sogna di diventare una professionista gamer di Genshin Impact…ed entrare nella squadra Nazionale della Royal League》zzz

《Genshin Impact eh? Niente di migliore!》dici te che sei un'appassionata di questo gioco.

Xxx giorno

《Z, è ora di svegliarti》dice Lu, la sveglia personale.

《Che sonno, ieri sera ho dovuto giocare tutta la notte per arrivare al lv. 50》dici tutta assonnata.

《Ti sei molto impegnata, vedo》zzz (suono robotico)

《Che ci posso fare? Devo vivere…》dici te con un'espressione seria ricordandoti il motivo per cui sei morta.

A scuola

《Ma guarda! Quella è Yuko! Con che faccia ha di venire a scuola dopo l’accaduto?》

《Infatti, se fossi in lui mi sarei buttato da qualche parte, quanto odio gli omosessuali》

《Z, non reagisci alle loro petegorezzi? Non è da te questo》dice Lu.

《Chi ha detto che non reagisco? Solamente che non è ancora ora》dici leccandoti una lecca lecca al cioccolato, il tuo gusto preferito.

Ad un tratto

《Ma guarda questo non è Yuko della classe accanto? Cos’è? Sei disperato perché ho rifiutato la tua proposta? Sappi che mi piacciono solo le ragazze hai capito? 》 dice Mitsu, il ragazzo popolare della scuola amata da molte ragazze.

Continuò dicendo 《Mi fai solo vomitare, sparisci da questa scuola gay!》 dice in modo altezzoso.

《Tsk, sparisci.》dici ignorandolo.

《Cos…》 Mitsu rimane senza parole.

《Ma Yuko non era innamorato di Mitsu? Forse era solo un petegolezzo da parte di qualcuno, guarda come reagisce, non sembra che ha una cotta…》...

《Fate troppo i film mentali》 dici girandoti alla folla 《Se mai, dovete shipparmi con qualcuno di più decente come Prince Childe (il capitano del Royal League RL)》

《Whaaaa, Yuko è fighissimo!! Mamma sono innamorata di nuovo》urlarono le ragazze.

“Me lo farai pagare ignorandomi al pubblico” pensa Mitsu.

Tornata a casa dopo aver vissuto una stancante giornata.

《Adesso alziamo un po’ il lv》dici aprendo il computer.

《Non dovevi fare i compiti Z?》zzz

《Lo farò dopo! Devo tornare nel mio corpo il più presto possibile.》

Dopo 30 minuti hai raggiunto il lv. 60.

《Beh ho raggiungendo il massimo, adesso vediamo un po’ che posso farci》dici cliccando in cerca di nuovi personaggi e armi.

Ad un certo punto ti accorgi che per sbaglio hai accettato la richiesta da parte di un anonimo di nome “Tartar” nel tuo mondo.

《Ma che ho combinato? Che faccio adesso? Buttarlo fuori sarebbe troppo scortese》dici guardando un attimo il suo profilo. Ha tutti i personaggi leggendari.

〈facciamo una missione?〉scrive l’altra parte.

〈volentieri〉dici anche se non vi conoscete perché ami le sfide.

〈scegliamo questa qui, seguimi〉

Ha scelto una missione letale, ma questo non significa che mi ritirerò indietro.

〈Cerca di non creare ostacoli〉

”Fra, uno questo è il mio mondo quindi sono io a decidere, due è meglio che te ne stia zitto o ti butto fuori da un momento all’altro.” Ti innervosisci.

〈dovrei dirlo io〉

La missione era stata per Z un livello intermedio e in certi momenti viene pure salvata dall’anonimo compagno. Tartar aveva un'abilità professionistica, quasi quasi si viene a pensare che giochi in qualche squadra nazionale.

ᴇʀᴀ ᴏʀᴍᴀɪ ᴀʀʀɪᴠᴀᴛᴀ ʟᴀ ᴘʀɪᴍᴀᴠᴇʀᴀ ᴇ ᴄᴏɴ ǫᴜᴇsᴛᴏ ᴀʀʀɪᴠᴏ ʟᴇ ᴘᴇʀsᴏɴᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴄɪᴛᴛà ᴅɪ ᴍᴏɴᴅsᴛᴀᴅᴛ ᴏʀɢᴀɴɪᴢᴢᴀʀᴏɴᴏ ᴠᴀʀɪᴇ ᴀᴛᴛɪᴠɪᴛà ᴇ ɢɪᴏᴄʜɪ ᴄᴏᴍᴘᴇᴛɪᴛɪᴠɪ ᴄᴏᴍᴇ ᴀᴅ ᴇsᴇᴍᴘɪᴏ ʟᴀ ᴘᴇsᴄᴀ ᴏ ʟᴀ ᴄᴀᴄᴄɪᴀ, ʟᴀ ʟᴏᴛᴛᴀ ᴄᴏɴᴛʀᴏ ɪ ᴍᴏsᴛʀɪ ɴᴇʟʟᴀ ᴘᴇʀɪғᴇʀɪᴀ ᴅᴇʟʟᴀ ᴄɪᴛᴛà ᴏᴘᴘᴜʀᴇ ʟ’ᴀssᴀʟᴛᴏ ᴀɪ ᴅᴏᴍɪɴɪ.

ᴍᴀᴇʀʏɴ, ᴜɴᴀ ᴄɪᴛᴛᴀᴅɪɴᴀ sᴇᴅɪᴄᴇɴɴᴇ ᴅɪ ᴍᴏɴᴅsᴛᴀᴅᴛ ᴅᴀɪ ʀɪᴄᴄɪᴏʟɪ ᴄᴀsᴛᴀɴɪ, sɪ ɪsᴄʀɪssᴇ ᴀʟʟᴀ ᴄᴀᴄᴄɪᴀ ᴅᴇɪ ᴄɪɴɢʜɪᴀʟɪ ɪɴsɪᴇᴍᴇ ᴀʟ sᴜᴏ ᴀᴍɪᴄᴏ ᴠᴇɴᴛɪ, ᴜɴ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴏ ᴍᴏʟᴛᴏ ᴘᴀʀᴛɪᴄᴏʟᴀʀᴇ ᴅᴀʟʟᴇ ᴛʀᴇᴄᴄᴇ ᴠᴇʀᴅɪ. sɪ ᴄᴏɴᴏsᴄᴇᴠᴀɴᴏ ᴅᴀ ǫᴜᴀɴᴅᴏ sᴏɴᴏ ɴᴀᴛɪ ᴇ ᴅᴀ ʟì ᴘᴀssᴀʀᴏɴᴏ ʙᴇɴ sᴇᴅɪᴄɪ ᴀɴɴɪ sᴇɴᴢᴀ sᴇᴘᴀʀᴀʀsɪ ʟ’ᴜɴᴏ ᴅᴀʟʟ’ᴀʟᴛʀᴏ.

ɢʀɪᴅò ʟᴇɪ ɢɪà ᴠᴇsᴛɪᴛᴀ ᴄᴏɴ ʟ‘ ᴀᴛᴛʀᴇᴢᴢᴀᴛᴜʀᴇ ᴅᴀ ᴄᴀᴄᴄɪᴀ.

ᴍᴀᴇʀʏɴ ɪɴsɪᴛì. sᴀᴘᴇᴠᴀ ʙᴇɴɪssɪᴍᴏ ᴄʜᴇ ᴠᴇɴᴛɪ ᴇʀᴀ ᴜɴ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴏ ᴅᴀʟ ᴄᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ ᴍᴏʟᴛᴏ ɪɴᴅᴇᴄɪsᴏ, ᴅᴜɴǫᴜᴇ ᴘᴇɴsò ᴅɪ ᴅᴀʀɢʟɪ ᴜɴᴀ ᴍᴀɴᴏ.

ᴄʜɪᴇsᴇ ʟᴀ ғᴀɴᴄɪᴜʟʟᴀ ɪɴᴄᴜʀɪᴏsɪᴛᴀ. ǫᴜᴇʟ ᴘɪᴄᴄᴏʟᴏ ᴄᴏɴᴛᴇɴɪᴛᴏʀᴇ ᴅɪ ʟᴇɢɴᴏ ᴇʀᴀ ᴍᴏʟᴛᴏ sᴇᴍᴘʟɪᴄᴇ, ᴍᴀ ᴀ sᴜᴀ ᴠᴏʟᴛᴀ ʀᴀғғɪɴᴀᴛᴏ ᴇ ɪɴᴄɪsᴏ ᴄᴏɴ ᴜɴ sɪᴍʙᴏʟᴏ...ǫᴜᴇʟʟᴏ ᴅɪ ᴀᴍᴇɴᴏ…

ʀɪsᴘᴏsᴇ sᴏʀʀɪᴅᴇɴᴅᴏ. sᴏᴛᴛᴏ ǫᴜᴇʟ sᴏʀʀɪsᴏ ɴᴀsᴄᴏɴᴅᴇᴠᴀ ǫᴜᴀʟᴄᴏsᴀ ᴄʜᴇ ɴᴏɴ ᴠᴏʟʟᴇ ғᴀʀ sᴀᴘᴇʀᴇ ᴀɢʟɪ ᴀʟᴛʀɪ, ᴘᴇʀᴛᴀɴᴛᴏ ᴍᴀᴇʀʏɴ sɪ ɪɴᴄᴜʀɪᴏsì ᴜʟᴛᴇʀɪᴏʀᴍᴇɴᴛᴇ.

ᴅɪssᴇ ᴠᴇɴᴛɪ ᴘʀᴇɴᴅᴇɴᴅᴏ ʟᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ ᴘᴇʀ ᴜɴ ᴘᴏʟsᴏ. ʟᴜɪ ᴇʀᴀ ᴄʀᴇsᴄɪᴜᴛᴏ, ɪ ʟɪɴᴇᴀᴍᴇɴᴛɪ ᴅᴇʟ sᴜᴏ ᴠɪsᴏ ᴇʀᴀɴᴏ ᴅɪᴠᴇɴᴛᴀᴛɪ ᴘɪù ᴠɪsɪʙɪʟɪ ʀɪsᴘᴇᴛᴛᴏ ᴀʟ ʀɪᴄᴏʀᴅᴏ ᴅᴀ ǫᴜᴀɴᴅᴏ ᴇʀᴀ ᴀɴᴄᴏʀᴀ ᴜɴ ʙᴀᴍʙɪɴᴏ...ᴇʀᴀ ᴅɪᴠᴇɴᴛᴀᴛᴏ ᴘɪù ᴍᴀᴛᴜʀᴏ, ᴅᴀᴠᴀ ᴜɴ sᴇɴsᴏ ᴅɪ ᴘʀᴏᴛᴇᴢɪᴏɴᴇ, ɪɴғᴀᴛᴛɪ ʟᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ sɪ sᴇɴᴛɪᴠᴀ ᴀ sᴜᴏ ᴀɢɪᴏ ɪɴsɪᴇᴍᴇ ᴀ ʟᴜɪ.

ᴅᴜʀᴀɴᴛᴇ ɪʟ ᴛʀᴀɢɪᴛᴛᴏ, ᴠᴇɴᴛɪ ɴᴏɴ ʟᴀ ᴍᴏʟʟò ɴᴇᴀɴᴄʜᴇ ᴘᴇʀ ᴜɴ sᴇᴄᴏɴᴅᴏ, sɪ sᴇɴᴛiva ᴄʜᴇ ᴀᴠᴇᴠᴀ ʟᴀ ᴘᴀᴜʀᴀ ᴅɪ ᴘᴇʀᴅᴇʀʟᴀ…

ᴅɪssᴇ ᴍᴀᴇʀʏɴ ɪɴᴛᴇʀʀᴏᴍᴘᴇɴᴅᴏ ɪʟ sɪʟᴇɴᴢɪᴏ ᴄᴏʟᴏssᴀʟᴇ ғʀᴀ ɪ ᴅᴜᴇ.

sᴜssᴜʀʀò ʟᴜɪ ᴏssᴇʀᴠᴀɴᴅᴏʟᴀ.

ʟᴜɪ ʟᴇ ʀɪsᴘᴏsᴇ.

ᴍᴀᴇʀʏɴ sᴀᴘᴇᴠᴀ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛᴀᴍᴇɴᴛᴇ ǫᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ʟᴜɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ ᴅᴇᴛᴛᴏ ᴘʀɪᴍᴀ, ᴍᴀ ʟᴇɪ ɴᴏɴ ʀɪᴜsᴄɪᴠᴀ ᴀᴅ ᴀᴍᴍᴇᴛᴛᴇʀʟᴏ, ᴘʀᴏᴠᴀᴠᴀ sᴏʟᴛᴀɴᴛᴏ ʟᴀ ᴘᴀᴜʀᴀ, sᴇ ʀɪᴄᴀᴍʙɪᴀssᴇ ᴀɴᴄʜᴇ ʟᴇɪ ɪ sᴜᴏɪ sᴛᴇssɪ sᴇɴᴛɪᴍᴇɴᴛɪ, sᴇ ᴅɪᴠᴇɴᴛᴀssᴇʀᴏ ǫᴜᴀʟᴄᴏsᴀ ᴏʟᴛʀᴇ ʟ’ᴀᴍɪᴄɪᴢɪᴀ ᴏ ʟᴀ ғʀᴀᴛᴇʟʟᴀɴᴢᴀ, ʟᴇ ᴄᴏsᴇ sᴀʀᴇʙʙᴇʀᴏ ᴄᴀᴍʙɪᴀᴛᴇ...ᴀɴᴄʜᴇ ᴘᴇʀ ɪʟ ᴠᴇʀsᴏ sʙᴀɢʟɪᴀᴛᴏ... (?)

ǫᴜɪɴᴅɪ ʀɪᴍᴀɴᴇʀᴇ ᴀᴍɪᴄɪ ᴇʀᴀ ʟᴀ sᴏʟᴜᴢɪᴏɴᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛᴀ.

“ɴᴇʟʟᴀ ᴠɪᴛᴀ ʟᴀ ᴘᴏssɪʙɪʟɪᴛà è ᴜɴᴀ, sᴇ sɪ sʙᴀɢʟɪᴀ ɴᴏɴ ᴄ’è ᴘɪù ᴠᴇʀsᴏ ᴅɪ ʀɪᴛᴏʀɴᴀʀᴇ ɪɴᴅɪᴇᴛʀᴏ. sᴏʟᴏ ᴅᴏᴘᴏ ᴀᴠᴇʀ ᴘᴇʀsᴏ ʟᴀ ᴄᴏsᴀ ᴄʜᴇ ʜᴀ sᴇᴍᴘʀᴇ ᴀᴍᴀᴛᴀ, sɪ ᴘᴇɴᴛᴇ” ~ᴢ

ǫᴜᴀɴᴅᴏ ᴍᴀᴇʀʏɴ ʀɪᴘʀᴇsᴇ ɪʟ ᴄᴀᴍᴍɪɴᴏ ᴠᴇʀsᴏ ʟᴀ ᴅᴇsᴛɪɴᴀᴢɪᴏɴᴇ, ᴠᴇɴɴᴇ ғᴇʀᴍᴀᴛᴀ…

ᴅᴏᴍᴀɴᴅò ʟᴜɪ ᴄᴏɴ ǫᴜᴇʟ sᴏʀʀɪsᴏ ɪɴɢᴇɴᴜᴏ ᴄʜᴇ ɴᴇssᴜɴᴏ ʟ’ᴀᴠʀᴇʙʙᴇ ᴍᴀɪ ᴅᴇᴛᴛᴏ ᴅɪ “ɴᴏ”.

\ ᴅɪssᴇ ᴍᴀᴇʀʏɴ sᴇᴅᴇɴᴅᴏsɪ sᴏᴘʀᴀ ᴜɴᴀ ʀᴏᴄᴄɪᴀ.

ᴘᴀssᴀʀᴏɴᴏ ᴄᴏsì ᴠᴀʀɪ ᴍɪɴᴜᴛɪ ɪɴ sɪʟᴇɴᴢɪᴏ, ɴᴇssᴜɴᴏ ᴅᴇɪ ᴅᴜᴇ ᴠᴏʟᴇᴠᴀ ғʀᴀɴᴛᴜᴍᴀʀᴇ ǫᴜᴇʟʟᴀ ǫᴜɪᴇᴛᴇ. ᴠᴇɴᴛɪ ᴛɪʀò ғᴜᴏʀɪ ᴅᴀʟʟᴀ sᴀᴄᴄᴀ ᴜɴᴀ ᴘɪᴄᴄᴏʟᴀ ʟɪʀᴀ ᴄʜᴇ ᴘᴏʀᴛᴀᴠᴀ sᴇᴍᴘʀᴇ ᴄᴏɴ sé, ɪɴɪᴢɪò ᴄᴏsì ᴀ sᴜᴏɴᴀʀᴇ ᴜɴ ᴘᴇᴢᴢᴏ ᴅᴇʟʟᴀ sᴜᴀ ᴄᴏᴍᴘᴏsɪᴢɪᴏɴᴇ ᴘʀᴇғᴇʀɪᴛᴀ “ɪʟ ᴄᴀɴᴛᴏ ᴅᴇʟ ᴠᴇɴᴛᴏ”

ʟᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ ᴀsᴄᴏʟᴛᴀᴠᴀ ɪɴ sɪʟᴇɴᴢɪᴏ ʟᴀ ᴍᴇʟᴏᴅɪᴀ ᴠᴀɢᴀɴᴅᴏ ɴᴇɪ ᴘᴇɴsɪᴇʀɪ sᴘᴇʀᴀɴᴅᴏ ᴄʜᴇ ǫᴜᴇʟ ᴍᴏᴍᴇɴᴛᴏ ᴘᴏᴛᴇssᴇ ᴅᴜʀᴀʀᴇ ɪɴ ᴇᴛᴇʀɴᴏ ᴇ ʟᴀ ʟᴏʀᴏ ᴀᴍɪᴄɪᴢɪᴀ ᴘᴏᴛᴇssᴇ ʀɪᴍᴀɴᴇ sᴇᴍᴘʀᴇ ᴇ ᴛᴀʟᴇ…

ᴄʜɪᴇsᴇ ʟᴇɪ ɢᴜᴀʀᴅᴀɴᴅᴏ ǫᴜᴇɪ sᴜᴏɪ ᴠɪᴠᴀᴄɪ ᴏᴄᴄʜɪᴇᴛᴛɪ.

ʀᴇᴘʟɪᴄò ʟᴜɪ sᴏʟʟᴇᴠᴀɴᴅᴏ ʟᴀ ᴍᴀɴᴏ ᴠᴇʀsᴏ ʟᴀ ᴠᴏʟᴛᴀ ᴄᴇʟᴇsᴛᴇ.

ɪɴғᴀᴛᴛɪ ᴇʀᴀ ɢɪà sᴇʀᴀ, ɪʟ ᴄɪᴇʟᴏ sɪ ᴇʀᴀ ʀɪᴄᴏᴘᴇʀᴛᴏ ᴅɪ sᴛᴇʟʟᴇ ᴇ ᴄᴏsᴛᴇʟʟᴀᴢɪᴏɴɪ, ʟᴇ ɢᴀʟᴀssɪᴇ ᴇʀᴀɴᴏ ʙᴇɴ ᴠɪsɪʙɪʟɪ ᴠɪsᴛᴏ ᴄʜᴇ ɴᴏɴ ᴄ’ᴇʀᴀɴᴏ ᴛᴀɴᴛɪ ғᴀʀɪ ɴᴇɪ ᴅɪɴᴛᴏʀɴɪ.

sᴏʀʀɪsᴇ ᴍᴀᴇʀʏɴ.

ᴠᴇɴᴛɪ ʀɪᴄᴀᴍʙɪò ɪʟ sᴜᴏᴇʀᴀ ᴏʀᴍᴀɪ ᴀʀʀɪᴠᴀᴛᴀ ʟᴀ ᴘʀɪᴍᴀᴠᴇʀᴀ ᴇ ᴄᴏɴ ǫᴜᴇsᴛᴏ ᴀʀʀɪᴠᴏ ʟᴇ ᴘᴇʀsᴏɴᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴄɪᴛᴛà ᴅɪ ᴍᴏɴᴅsᴛᴀᴅᴛ ᴏʀɢᴀɴɪᴢᴢᴀʀᴏɴᴏ ᴠᴀʀɪᴇ ᴀᴛᴛɪᴠɪᴛà ᴇ ɢɪᴏᴄʜɪ ᴄᴏᴍᴘᴇᴛɪᴛɪᴠɪ ᴄᴏᴍᴇ ᴀᴅ ᴇsᴇᴍᴘɪᴏ ʟᴀ ᴘᴇsᴄᴀ ᴏ ʟᴀ ᴄᴀᴄᴄɪᴀ, ʟᴀ ʟᴏᴛᴛᴀ ᴄᴏɴᴛʀᴏ ɪ ᴍᴏsᴛʀɪ ɴᴇʟʟᴀ ᴘᴇʀɪғᴇʀɪᴀ ᴅᴇʟʟᴀ ᴄɪᴛᴛà ᴏᴘᴘᴜʀᴇ ʟ’ᴀssᴀʟᴛᴏ ᴀɪ ᴅᴏᴍɪɴɪ.