Quando il duca entrò nella stanza di Olivia, la trovò addormentata sulla poltrona, la sollevò tra le braccia e la depose delicatamente sul letto e, vedendo che Olivia era sveglia, le disse.
- Non dovresti addormentarti in giro o prenderai freddo.
Olivia arrossì di vergogna e gli disse.
- Stavo leggendo e senza accorgermene mi sono addormentata.
- Cerca di non farlo più.
- Sì.
Il duca era un po' ubriaco perché il principe lo aveva costretto a bere e, non essendo in sé, appoggiò la testa sulla spalla di Olivia e le disse.
- Hai un buon odore.
Olivia, sentendo il duca così vicino, sentì il cuore accelerare come un cavallo impazzito e desiderò che il duca si allontanasse un po' da lei, ma lui non lo fece; invece, accarezzò i capelli di Olivia e avvicinò le sue labbra al suo collo dandole un bacio morbido e lasciandole un segno sulla sua pelle bianca, lui sollevò un momento la testa e guardò il viso di Olivia che era rossa fino alle orecchie per quello che il duca aveva fatto.
Il duca aveva sempre passato il tempo con donne che gli si gettavano addosso, ma vedendo la reazione di Olivia l'ha considerata nuova, voleva continuare a infastidirla, avvicinò il suo viso fino a che lei poté sentire il suo respiro sui suoi labbra e posò le sue labbra su quelle di Olivia, lei chiuse gli occhi non sapendo che fare rimase completamente immobile trattenendo il respiro.
Quando Leonard separò le sue labbra da quelle di lei, Olivia stava ansimando, lui la lasciò respirare e poi riprese i suoi labbra dandole un bacio ancora più profondo che fece sì che Olivia si aggrappasse alla sua camicia, lui la baciò ripetutamente fino a che Olivia non ce la fece più e iniziò a dargli dei colpetti sul braccio per farlo staccare, il duca vedendo il modo in cui lei resisteva le chiese.
- Odi che faccia questo?
Olivia ansimando timidamente gli rispose.
- Non mi disturba, ma il fatto è che non riesco a respirare.
Sentendo questo il duca rise per quello che lei stava dicendo, a quanto pare lei non sapeva come baciare e quando lui le rubava i baci lei trattenava il respiro, questo fece sì che Leonard volesse continuare a baciarla e mostrarle il modo corretto di farlo.
- È perché lo fai male, non devi trattenere il respiro mentre ti bacio.
Dopo averle detto questo lui riprese i suoi labbra ma questa volta si assicurò che Olivia respirasse mentre lo faceva, il duca vedendo che lei lo stava facendo, i suoi baci erano dolci e teneri, siccome non voleva premerla.
Olivia iniziò a seguire il movimento delle sue labbra, godendo del calore dei baci che il duca le stava dando, lei non si era mai immaginata che un giorno sarebbe stata in quel modo con lui, siccome il duca le aveva fatto chiaro che lui non aveva nessun interesse per lei.
Olivia non capiva perché lui avesse cambiato idea ma i baci che Leonard le dava non le dispiacevano, al contrario, le piacevano, Olivia sapeva che questo era normale tra una coppia sposata quindi non oppose nessuna resistenza e si lasciò trasportare dal duca.
Lui iniziò a togliersi la camicia lasciando vedere il suo meraviglioso torso nudo, Olivia era così nervosa che ancora una volta dimenticò come respirare e si allontanò bruscamente da lui prendendo una boccata d'aria.
Il duca accarezzò i suoi capelli, una dolce carezza che tranquillizzò il suo cuore tumultuoso.
Lui posò delicatamente le sue labbra sulle sue e lentamente continuò a coprire la sua bocca con i suoi baci, piccoli e dolci come il tocco di una piuma, il cuore di Olivia era alborato, come se un uccello volteggiasse dentro il suo petto cercando di uscire.
Il duca separò le sue labbra e rimase a guardare i suoi bellissimi occhi verdi, che brillavano come smeraldi, si fermò un momento ad ammirare la bellezza del suo sguardo, le linee morbide del suo viso, ancora immaturo.
Il suo sguardo esaminatore fece sì che Olivia si sentisse ancora più imbarazzata e tentò disperatamente di coprirsi il viso con le mani, la timida reazione di Olivia intenerì il cuore di Leonard.
- Smettila di coprirti, desidero continuare ad ammirare il tuo bellissimo viso.
Olivia non era abituata a sentire dolci parole né lodi, lei si girò e gli disse.
- C'è troppa luce e mi vergogno che tu mi guardi così attentamente.
- Non hai motivo di vergognarti sei bella e splendida, ancora più di qualsiasi pietra preziosa.
Ascoltando queste parole Olivia pensò che forse il duca avesse problemi di vista o forse il desiderio lo stesse accecando, sapeva di non essere brutta ma nemmeno poteva essere considerata una bellezza, tuttavia lui insistette nel volerla contemplare.
Olivia abbassò le mani, incontrando il suo sguardo, si rese conto che non mentiva, che in quei momenti sembrava stesse guardando un vero capolavoro, per la prima volta nella sua vita, si sentì una donna bella.
Lei non l'aveva mai osservato correttamente perché la sua timidezza e paura glielo impedivano, ma in quel momento lo fece, il duca un uomo bello, un vero capolavoro con il quale Dio si era impegnato a creare.
Olivia non si sentiva pronta a consumare il suo matrimonio, i dubbi e la paura si impossessarono della sua mente.
- Signore, io non mi sento pronta, io...
Leonard iniziò a baciare il suo viso,
i suoi baci erano caldi e dolci, continuò a carezzare i suoi capelli e a dare dolci baci fino a far fuggire la paura e ogni pensiero negativo che invadeva la sua mente.
Quando lei smise di tremare, con voce dolce le disse.
- Chiamami per nome, non signore, tu sei mia moglie non mia impiegata, sei la mia compagna, la mia pari, non sai come mi chiamo?
Olivia, sentendo che lui la accettava come sua moglie, non poté evitare che il suo cuore saltasse di gioia e non disse nulla.
Leonard morse leggermente la punta del suo naso, facendo sobbalzare Olivia.
Il duca avvicinò la sua bocca alle sue labbra, dandole un piccolo bacio.
- Se non mi chiami per nome, dovrò punirti finché non lo dirai.
Leonard, non ricevendo una risposta, cercò di farle il solletico, ma non riuscì a strapparle un sorriso. Gli occhi di Olivia si spalancarono, lei aveva sentito che era un uomo crudele e sanguinario, non si aspettava che fosse qualcuno così giocherellone e sorridente.
Mentre lo guardava si chiedeva se tutti quei pettegolezzi e dicerie che aveva sentito sul duca fossero veri o solo una bugia.
Tutta quella tensione era scomparsa, non per i tentativi di farla ridere, ma per la dolcezza e tenerezza con cui la stava trattando.
Quando Lenardo vide che Olvia smise di mostrare paura e tremare come un cerbiatto, continuò a riempire il suo corpo con i suoi baci, e quando timida al dolce tocco delle mani si nascondeva, le sussurrò all'orecchio con una voce dolce.
- Moglie mia, non nasconderti, dietro le tue mani e le lenzuola lasciami vedere la tua figura, lasciami ascoltare la tua voce, è così dolce la tua voce e così bella la tua figura!, lasciami apprezzarle come si deve, lasciami deliziarmi in te.
Olivia si sentì inebriata, le parole del duca erano come il buon vino, o perlomeno così aveva sentito dire alla sua tata, che il buon vino inebriava non solo il corpo ma anche l'anima, e in quel momento lei si sentì così.
Anche con la sua vergogna smise di nascondersi e gli lasciò vedere la sua figura, gli lasciò vedere il suo viso febbrile, l'arrossire del suo viso che si estendeva per il suo collo e arrivava fino alle sue spalle.
Fino a quel momento sua moglie gli era sembrata qualcuno di semplice, ma in quel momento di intimità, in cui solo loro due si trovavano nella stanza, in cui mostrava la sua bellezza senza nessun abito che la coprisse, lasciò da parte tutti quei pensieri, lei giovane bella che accendeva il fuoco dentro di lui e ravvivava la fiamma della sua passione.
Le sue mani esplorative percorsero le sue curve ben definite, come le montagne in lontananza, si trovarono a toccare terra nuova, lui sarebbe stato il primo a possederla, il primo a godere dei suoi amori e questo lo riempì di soddisfazione e orgoglio.
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