Episodio 3 — Infiamma il tuo cuore
ATTO II – Il sostituto
SCENA: SCUOLA – PALESTRA – POMERIGGIO
La lezione inizia. Gli studenti sono distratti, rumorosi. Homura è in piedi, concentrata. L’allenatore Tohmura è assente.
Un altro uomo entra. Alto, in tuta nera. Sguardo tagliente. Sorride con troppa calma. È Shido, l’allenatore sostituto.
Shido: “Non sono qui per farvi divertire. Sono qui per vedere chi è degno.”
(Sguardo diretto su Homura)
Gli esercizi iniziano e diventano subito brutali:
• Scatti infiniti.
• Pugni su colonne di sabbia.
• Equilibrio su travi ardenti (riscaldate con piastre a induzione).
Molti studenti si lamentano. Alcuni piangono. Homura non fiata. Il suo corpo obbedisce.
Shido (pensiero): “Hai già il cristallo. Ma non sai ancora cosa sei. Interessante.”*
ATTO III – Il dolore necessario
SCENA: ALLENAMENTO CONTINUA – TARDO POMERIGGIO
Homura esegue una sequenza di calci rotanti con carichi alle caviglie. Suda, trema. Ma va avanti.
Flashback:
Un medico dell’orfanotrofio le fascia una gamba.
“Devi riposare.”
“Se mi fermo… non valgo niente.”
Torna al presente. Cade. Si rialza. Un’altra volta. E un’altra ancora.
Shido la osserva da vicino.
Shido: “Perché lo fai?”
Homura (fredda): “Perché sono debole.”
Shido: “No. Perché hai paura.”
(Sussurra): “Di perdere il controllo del fuoco dentro di te.”
Homura si blocca. Il suo cristallo vibra impercettibilmente.
ATTO IV – Rivelazione nel silenzio
SCENA: SPOGLIATOIO – TRAMONTO
Homura è sola. L’acqua scorre nel lavandino. Si guarda allo specchio. Le sue mani sono arrossate.
Una fiamma piccola compare nel palmo, involontaria.
“Di nuovo.”
Dietro di lei, lo specchio si deforma. Una figura appare nel riflesso: Shido, ma con occhi da creatura, bianchi e liquidi, privi di pupille.
Voce nel riflesso: “Non puoi reprimere ciò che sei.”
Homura si gira. È sola. Ma l’aria... sa di fumo.
ATTO V – Combatti per il tuo cuore
SCENA: PALESTRA – SERA
L’edificio è vuoto. Le luci tremolano. Homura sente un suono metallico.
Shido si presenta al centro del campo. Ma stavolta la sua forma umana si disgrega: è un mostro di Lady Darkness, fuso tra brace, fumo e lame nere.
Mostro (voce distorta): “La tua disciplina ti ha reso prevedibile.”
“Il tuo cuore... fragile.”
Il mostro attacca con lame fumose. Homura si difende con arti marziali, ma viene tagliata alla spalla. Cade.
Il suo cristallo brilla, ma non basta.
“Ho paura.”
Flashback:
La sua madre morente le tocca la guancia, sussurrando:
“Non lasciare che il fuoco ti consumi. Usalo… per proteggere il tuo cuore.”
SCENA: RINASCITA
Il cristallo esplode. L’armatura rossa si manifesta: tessuto leggero, rinforzi in metallo caldo, decorazioni come braci accese. Due lame gemelle si formano nei suoi palmi.
Homura: “Non sono solo fuoco. Sono ciò che lo controlla.”
Combattimento feroce. Il mostro tenta di fondersi col terreno, ma Homura lancia un’esplosione circolare, separando ogni molecola impura. Le sue lame fiammeggianti fendono il nemico in tre colpi.
Il mostro esplode in fumo.
Sussurro tra le fiamme: “Non ho paura. Sono pronta a bruciare... per ciò in cui credo.”*
ATTO VI – Solitudine condivisa
SCENA: ESTERNO PALESTRA – NOTTE
Homura esce. Una ferita al braccio, sangue misto a fuliggine. Le altre tre ragazze la aspettano davanti al cancello.
Sherria: “Sei ferita!”
Daki: “Hai combattuto sola?”
Hermit (osservando): “Ha vinto da sola.”
Homura (infastidita): “Non avevo bisogno di voi.”
(Pausa. Guarda a terra.)
“Ma… non mi dispiace trovarvi qui.”
Le altre sorridono. Nessuna parola. Solo complicità silenziosa.
SCENA EXTRA – TEMPIO LUNARE
Lady Darkness tocca la brace spenta. I suoi occhi brillano.
“La fiamma di Homura... non è instabile.”
“È pura. Determinata. Dovremo colpire altrove.”
Sullo sfondo, un vecchio libro lunare si apre. Una nuova pagina si illumina.
Il cristallo bianco dell’aria viene disegnato da mani d’ombra.
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