Melanie: Prigioniera Per Sempre

Melanie: Prigioniera Per Sempre

1

^^^“Preferisci ricordare ^^^

^^^ciò che ti fatto battere il cuore.” ^^^

^^^Cit.^^^

16 anni prima

«Dai spingi ancora. Sta per nascere questa bellissima bambina.»

«Hai deciso il suo nome?»

La donna che aveva messo al mondo un dono di Dio, iniziò a sentirsi male poco dopo a causa della perdita di troppo sangue. Quella donna era molto magra e anche se spesso si ammalava continuava a lavorare nei campi, per guadagnare del danaro per la sua famiglia. In quel periodo la

donna aveva rischiato di morire a causa di un cavallo inferocito. Si era spostata in tempo ma purtroppo andò a sbattere il ventre a un ramo spezzato di un albero crollato nei giorni precedenti.

Le sue cognate le avevano detto di rimanere a riposo a seguito di quell’evento ma lei, testarda, continuava a ripetere a sé stessa che né la bimba che portava in grembo e né lei si erano fatte del male.

«È nata, Margareth. È una bellissima fanciulla dai capelli color oro. Il nome della bimba Margareth.»

«Melanie.»

«Sei sicura. Perché proprio il nome di colei che ha osato fare tutto ciò.»

«È stata l’unica che mi ha raccontato perché Davide mi ha tradita.»

«Cioè. Anzi non me lo riferire. Posso immaginare. Mio fratello è sempre stato un ragazzo a cui piace avere rapporti con più donne.»

Margareth sapeva soltanto del tradimento del suo ragazzo, sapeva persino chi è stato a riferirle tutto ciò. Ma il dolore più grande per lei non fu sapere del tradimento, ma che tutto ciò fosse avvenuto durante la sua gravidanza.

Lei sapeva tutto tranne che la donna che le aveva riferito tutto, era colei che aveva convinto Davide ad abbandonare tutto ciò che lo circondasse diventando l’amante di

quest’ultimo.

Ma l’uomo aveva giurato solennemente di non abbandonare mai la sua amata e sua figlia.

«Tu sapevi tutto e non hai voluto riferirmi nulla.»

«Io l’ho fatto semplicemente perché avresti fatto qualcosa per uccidere quella creatura che ora hai tra le braccia.»

«Probabilmente avrei abortito ma ne avrei parlato con voi anche se è una decisione mia.»

A quell’epoca non c’erano i medici adatti per farti abortire. Ma c’erano quelle donne ignoranti che a modo loro uccidevano delle creaturine innocenti.

Margareth quando seppe la notizia del suo ragazzo iniziò a non mangiare e a urlare. L’avevano rinchiusa in casa per paura che uccidesse colui che l’aveva tradita.

Ma lei prese una decisione: far crescere sua figlia senza

far mai conoscere suo padre. Ma non capiva che la bambina poteva soffrirne.

Ma Margareth era convinta di dire alla bambina che il padre era morto di una malattia scoperta in ritardo.

Ma lei non sapeva che ormai il suo ragazzo sapeva tutto sulla loro bambina. La guardava quando la sua amata la cullava, l’allattava.

Ma il padre sapeva già tutta la sua vita. Desiderava molto averla tra le braccia ma non poteva. Anzi in quel momento ebbe l’idea di entrare e baciare la bimba.

Infatti così fece. Entrò dalla finestra e si recò nella stanza di sua figlia. Quando la vide per la prima volta rimase incantato. Stava per prenderla tra le sue braccia ma lo sbadigliare della sua amata lo fermò.

«Cosa ci fai qui?» disse con voce roca. Margareth rischiava di perdere la vita e solamente lui poteva curarla dal

male. La donna aveva una bronchite che all’epoca era incurabile e Davide, uomo colto e ricco le aprì la bocca e le fece deglutire lo sciroppo per poi abbracciare le donne della sua

vita.

Melanie aveva udito che il padre era vicino a lei così aprì gli occhi.

Il padre si avvicinò a lei e la prese in braccio per coccolarla.

Nel frattempo Margareth aveva visto tutti i movimenti del suo amato disse:

«Non te ne andare. Noi abbiamo bisogno di te.»

Davide si fermò di colpo, sì avvicinò alla culla della bimba per poi adagiarla con delicatezza. Successivamente l’uomo si avvicinò alla donna per poi baciarla con foga.

«Non vi abbondonerò più ve lo giuro. Melanie è bellissima come la madre. Siete le mie principesse.»

Ma poteva sapere Margareth se ciò che diceva era vero?

Poteva immaginare ciò che Davide aveva previsto per la loro bambina?

Quando il cervello non aiuta nei consigli, ascolta il cuore.

Il padre della fanciulla le ripeteva spesso durante la sua infanzia: “Vedrai figlia mia il tuo papà ti farà vivere una bellissima vita e sarai sposata con un bellissimo ragazzo

benestante.”

Ma cosa avrebbe potuto capire una bambina di cinque anni. Poteva solamente addomesticare i genitori che la viziavano un po’ troppo.

In quell’epoca quella famiglia era importante. Margareth e Davide erano principi che per divenire ancor più ricchi decisero che quando sarebbe nata la loro bimba si sarebbe

sposata con un principe di un’altra famiglia.

Ma a causa di Margareth che non volle rendere sua figlia infelice rifiutò la decisone del suo amato.

La famiglia interessata al matrimonio infuriata della decisione presa decise di rendere quella famiglia povera.

Questa volta però Davide non volle dire nulla alla sua amata del matrimonio della loro figlia.

Il ragazzo con cui si sarebbe sposata Melanie era un ricco principe a cui interessava soltanto procreare un figlio sano per farlo diventare dopo la sua morte successore al trono. Ma cosa poteva importare a un uomo colto e raffinato di una ragazzina viziata e grezza? La risposta è sola-

mente una ovvero il cognome che li rendeva importanti così lui sarebbe divenuto ancor più popolare.

L’idea che aveva sulle donne non era quella di trattarle bene, anzi al contrario cioè dovevano essere solamente semplici oggetti usati a scopo sessuale o per piacere di sfogo.

Ma tutto ciò la povera Melanie non lo sapeva.

16 anni dopo

Melanie, ormai era diventata una bellissima ragazza con occhi castani, capelli che le arrivavano al sedere e un bel fisico. L’unico aspetto negativo di lei era solamente il carattere. Lei non si faceva intimorire da coloro che potevano picchiarla ma nonostante la sua ignoranza non si faceva far mettere i piedi in testa da nessuno.

E questo atteggiamento le porterà molti problemi.

In quel momento Melanie portava una cassa di legno contenente il cibo raccolto momenti prima nei campi.

Nello stesso momento di fronte a lei si avvicinava colui che l’avrebbe sconvolto la vita: Stefan. Lui era il suo futuro marito.

Costui aveva un carattere particolare: amava rendere ridicole le donne di fronte a tutti. Così divertito nel vedere la ragazza affaticata la fece sbattere contro un palo facendole cadere tutto sul pavimento. Ma quel giorno aveva incontrato la persona sbagliata infatti Melanie gli gridò contro.

«A deficiente, ma vedi ’ndo vai e mettiti un paio d’occhiali in faccia se non ce vedi!»

Lui sconvolto ma anche irritato le si avvicinò vicino prendendole con forza il braccio le disse:

«Prova ripetere ciò che hai detto.»

«Ah, sei pure sordo. Comunque ripeto che sei un deficiente.»

E un altro schiaffo arrivò sulla povera guancia della ragazza che non contenta continuò:

«Sei pure un maniaco. Ma ’ndo vivi, nelle caverne?»

La ragazza non sapeva a cosa andava incontro ma nonostante tutto ebbe il coraggio di ridere.

Stefan era un ragazzo che odiava essere deriso così si voltò verso di lei e la alzò dal colletto della maglia facendole sbattere la testa più volte al muro.

La ragazza era abituata a certi comportamenti e soprattutto a ricevere colpi molto forti.

Il ragazzo rendendosi conto che la ragazza stava sanguinando la lasciò lì dolorante.

La tragica notizia non aveva ancora bussato alla porta dei giovani.

La ragazza così ne approfittò per gettare i frutti ormai ridotti in poltiglia e decise successivamente di recarsi nuovamente nei campi per raccogliere altro sperando però che questa volta avrebbe guadagnato qualcosa.

Il ragazzo invece ritornò nel suo castello. Sfogava la sua rabbia picchiando la servitù e qualora qualcuno si ribellava veniva o fatto marchiare sulla loro pelle il simbolo SL che stava a significare a chi dovevano ascoltare oppure venivano licenziati. Ma era molto che qualcuno venisse licenziato altrimenti non avrebbe più potuto sfogarsi con loro.

Il ragazzo in quel momento continuava a pensare a quella ragazzaccia che aveva osato insultarlo.

Ma lui era sicuro che non l’avrebbe mai più rivista.

Ma questo era vero?

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