Ep.16

La mattina dopo, Elisa si svegliò un po' prima, si lavò, fece un bel bagno caldo, si vestì e scese al piano di sotto. Non aveva idea di cosa avesse fatto Christian, quindi era disposta a trovare un accordo con il preside.

Mentre scendeva le scale, trovò Christian che stava già prendendo il caffè a tavola, Soledad stava finendo di apparecchiare.

Elisa — Buongiorno!

Christian — Buongiorno!

Soledad — Buongiorno, cara!

Si siede e si serve una fetta di torta e un caffèlatte, Soledad aveva già notato il suo debole per le torte, così aveva iniziato a preparargliele sempre, Christian, invece, era al colmo della gioia nel vederla prendere il caffè accanto a lui, cercava di non far trasparire questo sentimento, ma era quasi impossibile.

I due mangiano in silenzio, si sente solo il rumore delle posate che si scontrano, dopo il caffè, Elisa si alza un po' di fretta, voleva arrivare un po' prima per cercare di risolvere la situazione con il preside.

Christian — Elisa, aspetta, voglio parlarti!

Lui si alza e i due escono insieme, il nuovo autista era già lì parcheggiato accanto alla macchina, in attesa di accompagnarla all'università.

Christian — Elisa, lei è Aisha, da oggi sarà il tuo autista e sarà sempre a tua disposizione!

Elisa — Buongiorno, Aisha!

Aisha — Buongiorno, signora, sarà un piacere servirla!

Christian — Buona giornata, Elisa!

Elisa — Grazie, anche a te...

Aisha apre lo sportello e Elisa sale, poi fa un cenno affermativo a Christian, per dirgli che avrebbe eseguito tutti i suoi ordini, sale dalla parte del guidatore e mette in moto.

Lui rimane a guardare finché l'auto non scompare, poco dopo Marcio parcheggia l'auto del capo davanti alla villa.

Marcio — Buongiorno, capo!

Christian — Buongiorno, lascia la macchina pronta, torno subito.

…

Durante il tragitto Elisa indossa le cuffie e procede in silenzio, limitandosi a guardare la strada. A volte, Aisha la osservava dallo specchietto retrovisore, ma la testa di Elisa era altrove, qualche tempo dopo arrivano all'università.

Aisha scende e apre la portiera a Elisa, era un'auto estremamente costosa e lussuosa, infatti Christian l'aveva già comprata apposta per lei, mentre scende la ringrazia e in quel momento stava arrivando anche Filipa.

"Lisa, che macchina... Wow!"

Elisa si limita a sorridere timidamente

Filipa - Dove sei finita ieri, ragazza? Abbiamo fatto un test e tu l'hai perso!

Elisa - Sono stata chiamata nell'ufficio del preside...

Filipa - Tu? Questa è una novità, e cosa voleva?

Elisa - Niente di che... E il test era facile?

(Entrano nel campus)

Filipa — Un po'... Ragazza, stavo pensando... non abbiamo quasi più tempo per noi, Anderson ci sta sempre alle calcagna, vero?

Elisa — Cosa intendi?

Filipa — Io sono già stufa di lui, per me possiamo dimenticarci che esista!

Elisa — Oh, non essere cattiva, è un po' goffo, ma è una brava persona!

La sua amica alza gli occhi al cielo, a volte odiava il modo in cui Elisa vedeva solo il buono nelle persone.

Già all'interno del campus, Elisa chiede a Filipa di andare avanti e si dirige all'ufficio del preside, aspetta un po', perché c'era un altro studente dentro.

Elisa — Buongiorno!

Preside — Buongiorno! Elisa, come posso aiutarla?

Si siede

Elisa — Beh... Io, so che mi ha detto che la scadenza era solo fino a oggi, ma mi chiedevo se potessimo trovare un accordo? Mi dia qualche giorno di tempo per poter ottenere i soldi...

Preside — Non si preoccupi più, il debito è già stato saldato, può andare in classe!

Elisa aggrotta la fronte incredula.

"Ha pagato mio padre?"

Preside — Suo padre? No.

Elisa — Se non è stato mio padre, allora chi è stato?

Preside — Un uomo è venuto da me ieri, sostenendo di essere suo marito e che lei era una sua responsabilità da quel momento in poi, ho anche pensato che fosse strano, non sapevo che fosse sposata, ma quando ha fatto un assegno e me lo ha dato non ho avuto più dubbi!

Elisa diventa immobile e pallida, come se tutto il sangue le fosse sceso dai piedi.

Preside — Si sente bene?

Elisa — S-sì... Ho... Ho solo bisogno di un po' d'aria! (balbetta)

Si alza, prende le sue cose ed esce il più velocemente possibile, l'uomo non capisce niente, ma non gli importa neanche, tornando subito a concentrarsi sul computer davanti a lui. Mentre esce, Elisa urta qualcuno, la persona dice qualcosa ma lei non sente nemmeno, era troppo euforica e turbata, il suo respiro era pesante e le usciva a fatica, mille cose le passavano per la mente...

Corre in bagno nel tentativo di lavarsi il viso e ricomporsi, c'erano altre due ragazze lì, le due guardano Elisa, ma non dicono nulla, Elisa apre il rubinetto, si bagna le mani e poi se le porta sulla testa e sulla nuca per cercare di calmarsi.

In quel momento Raquel entra in bagno in cerca della cugina.

"Lisa, cosa è successo? Ti ho visto correre qui dentro, ti senti male?"

Elisa — Cugina, io...

Raquel si gira e vede le due che se ne stanno lì a guardare la situazione.

"Perché state lì impalate? Uscite di qui, se non avete intenzione di aiutarla, non intralciate."

Le due escono senza dire una parola.

Raquel — Cugina, cosa sta succedendo?

Elisa — Non lo so... Credo di avere un attacco di panico!

Raquel — Cerca di stare calma, fai un respiro profondo, dai, conta con me, uno.... due.... tre

Mentre Raquel contava, Elisa la seguiva lentamente, finché il suo battito cardiaco non rallentò.

Finalmente le due uscirono dal bagno e andarono a sedersi sulle panchine sotto gli alberi nel cortile, mentre respiravano aria fresca nei polmoni, Elisa si sentì meglio, era più calma e in grado di pensare più chiaramente.

Raquel — Ti senti meglio?

Elisa — Sì, grazie, cugina. Non so cosa farei senza di te!

Raquel — Te l'ho già detto che ci sono sempre per te! Ma dimmi, cosa ti ha ridotta così?

Elisa le spiegò cos'era successo e Raquel ne fu piuttosto incuriosita.

"Wow, non capisco... Come faceva tuo marito a saperlo, se non lo sapeva nessun altro tranne te?"

Elisa — Non lo so, a meno che.... ecco!

Raquel — Cosa?

Elisa — Può essere stato solo papà, mi ha detto di chiedere i soldi a Christian, ma io gli ho detto che non gli avrei mai chiesto soldi!

Raquel — Beh, d'altra parte tuo padre aveva ragione, Lisa, tuo marito ti ha aiutata, no? Mi sbagliavo, forse non è così male!

Elisa — Anche se fosse, Quel, avrebbe dovuto consultarmi prima, ora il debito di mio padre è triplicato...

Raquel — Cosa hai intenzione di fare?

Elisa — Per prima cosa farò una bella ramanzina a quel cinico, ci credi che ieri è venuto da me a scusarsi per il disturbo alle prime ore del mattino?

Raquel — Davvero? Oh cugina, non ho dubbi, piaci a quell'uomo! Ma che ne dici, lo perdoni o no?

Elisa — L'ho perdonato come una stupida, avrei dovuto ignorarlo!

Raquel — Hmmm, questo significa che stai iniziando a provare qualcosa anche tu per il maritino, eh?

Scoppia a ridere fragorosamente ed Elisa le dà uno schiaffo sul braccio!

"Certo che no, ragazza, non farti prendere la mano!"

Raquel — Devo conoscere quest'uomo, dopo tutto! Quando me lo presenti?

Elisa — Stai cercando di rubare l'uomo a tua cugina? (chiede scherzosamente)

Raquel — (ride) Certo che no, gelosona, il potente Christian Fox è tutto tuo, ma chissà, magari ha un amico da presentarmi?

Le due chiacchierano finché non suona la campanella e poi ognuna va nella sua aula.

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