Ep.15

Rodrigo lasciò la stanza e poi una donna alta e mora, sulla trentina, entrò nell'ufficio di Christian.

“Si accomodi, Aisha, giusto?”

Aisha: “Sì, signore!”

Christian: “Benissimo, Aisha, Rodrigo ti ha detto di cosa si tratta, vero?”

Aisha: “Sì, signore, per lavorare con la signora Elisa, sua moglie!”

Christian: “Esatto. Voglio che tu non solo la accompagni in auto, ma che sia anche la sua guardia del corpo, non si sa mai cosa potrebbe succedere alla moglie di un uomo come me, quindi voglio che la sua sicurezza sia la tua priorità, capito?"

Aisha: “Capito, signore!”

Christian: “Fantastico, pensi di essere all'altezza del lavoro?”

Aisha: “Sì, signore, ho già lavorato come guardia del corpo, ma nel mio altro lavoro, non potevo usare armi, era corpo a corpo!”

Christian: “Qui non sarà un problema, le hai e devi usarle, lo fanno tutte le mie guardie del corpo. C'è solo un'altra cosa che voglio chiederti!”

Aisha: “Prego, signore!”

Christian: “Voglio che tu tenga d'occhio mia moglie, dove va, con chi va, assolutamente tutto!”

Aisha: “Certo, signore, controllerò sua moglie, con la massima discrezione e rispetto possibili!”

Christian: “Benissimo, allora ci capiamo, puoi iniziare domani, stipendio, permessi e bonus, il mio assistente sistemerà tutto con te, okay?!”

Aisha: “Grazie mille, signore, le prometto che non si pentirà di avermi dato questa opportunità!”

Finalizzano con una stretta di mano e poi Aisha esce dall'ufficio tutta contenta.

…

Christian continua a rimanere seduto pensieroso dietro l'enorme tavolo di vetro, poi ha un'idea, decide di andare di persona all'università dove studia Elisa, per risolvere il problema dei pagamenti, non avrebbe mai permesso che venisse espulsa per qualcosa di così semplice per lui, visto che i soldi non erano il problema!

Sapeva che non gli avrebbe mai chiesto soldi, non ancora, aveva paura ed era chiaro per lui, soprattutto dopo quello che era successo l'altra sera. Per la quale, tra l'altro, doveva ancora scusarsi!

Christian aveva bisogno di redimersi in qualche modo con lei, forse sostenere i suoi studi sarebbe stato un buon punto di partenza!?

Si alza, afferra le chiavi della macchina e se ne va, Tania cerca di parlargli, ma lui la ignora, le passa accanto con tutta la freddezza possibile, lei si irrita molto a vederlo andar via, va nell'ufficio di Rodrigo per cercare di ottenere qualche informazione da lui.

Tania: “Senti… sai cosa sta succedendo con Chris?”

Lui era impegnato a sistemare altre faccende al computer, risponde con gli occhi fissi sullo schermo davanti a sé.

Rodrigo: “No!”

Tania: “Maleducato!”

In questo momento lui la guarda in faccia.

Rodrigo: “Sono maleducato, enormemente maleducato, ma non per te, no!”

Tania: “E chi ha detto che ero per te, imbecille? Comunque… Sai cosa sta succedendo con lui o no?”

Rodrigo fa semplicemente spallucce.

Tania: “E quella lesbica che è appena uscita da qui? Dimmi qualcosa, idiota!”

Rodrigo: “Perché dovrei saperlo? Non sei la sua puttanella?”

Tania sbuffa di rabbia.

“Idiota, e tu sei il cane, fai tutto quello che dice lui!”

Rodrigo: “Vai a lavorare, Tania, è la cosa migliore che fai. Ragazza insopportabile, se fossi in Chris ti avrei già dato un calcio nel sedere!”

Tania: “Idiota, sei inutile qui, Rodrigo!”

Se ne va maledicendolo con ogni possibile parolaccia.

Rodrigo: “Pazza, io?”

(…)

Christian arriva all'istituto dove studia Elisa, c'era molto movimento di studenti del pomeriggio che uscivano, entra e si dirige direttamente nell'ufficio del rettore.

Il rettore all'inizio non crede alla storia di Christian, dicendo che è il marito di Elisa, crede che l'uomo stia bluffando.

Christian: “Mi dica l'importo totale del debito, d'ora in poi Elisa è sotto la mia responsabilità, quindi se vuole addebitare, addebiti a me!”

Rettore: “Beh… Sono quattro mesi di ritardo, un sacco di soldi!”

Christian: “Credo che lei non mi conosca, i soldi non sono un problema per me!”

Firma un assegno e lo consegna all'uomo, che lo riceve e spalanca gli occhi quando vede l'importo, era più che sufficiente per il resto dell'anno.

Rettore: “Sì… beh…”

Christian: “Allora? Questo importo copre i quattro mesi?”

Rettore: “S…sì, grazie mille, dica a sua moglie che può continuare con le lezioni!”

Christian si alza soddisfatto, stringe la mano all'uomo ed esce, dopo aver lasciato l'istituto, va in banca a prendere una carta per Elisa, come sua moglie, avrebbe avuto una vita agiata, piena di vantaggi, quello che non poteva fare per la moglie e la figlia morte, lo avrebbe fatto per Elisa, le avrebbe dato il mondo se lei glielo avesse chiesto.

…

Elisa passa molto tempo in biblioteca, finisce per leggere tutto il libro, all'improvviso la sua mente corre veloce, inizia ad avere diverse idee, cerca carta e penna nei cassetti del tavolo e inizia a scrivere una bozza...

Christian arriva a casa e va dritto in camera sua, si fa la doccia e cerca qualcosa di comodo da indossare, era affamato, aveva mangiato quasi niente tutto il giorno.

Mentre prende il profumo, posa gli occhi sulla borsa dei gioielli con gli anelli e la collana che aveva comprato per Elisa l'altro giorno, riflette, voleva indossare l'anello, ma decide di tenere tutto al sicuro fino a quando non fosse il momento giusto per consegnarlo.

Scende le scale con la borsa in mano e si dirige in biblioteca, visto che la sua cassaforte era dietro il quadro sul muro.

Christian gira la maniglia ed entra, solo allora vede Elisa seduta al tavolo a scrivere, sembra molto concentrata, poiché non si è ancora accorta della sua presenza lì.

“Buonasera!”

Lei sussulta al suono della sua voce profonda.

Elisa: “B…buonasera…”

Christian: “Scusa, non volevo interromperti, tornerò più tardi…”

Elisa: “No… cioè… Puoi restare, stavo per andarmene!”

Si alza, raccoglie i fogli e gli passa accanto di corsa, ma l'odore del suo profumo legnoso invade le narici di Elisa, facendole chiudere gli occhi per un attimo e goderselo.

Christian ne approfitta per parlarle dell'altro giorno, si sentiva un peso terribile sulle spalle, aveva bisogno di scusarsi, anche se lei non lo avesse perdonato!

Christian: “Elisa?”

Lei si ferma e lo guarda.

Elisa: “Hmm…”

Christian: “Io… io… uh… non so nemmeno come dirlo! Ma volevo scusarmi per l'altro giorno, mi sono comportato da codardo, sono stato molto imprudente e ho esagerato con l'alcol, ho finito per rovinare tutto, spero che tu possa perdonarmi!”

Elisa: “Io…”

Lui la interrompe.

Christian: “Non devi rispondermi adesso, mi sento una merda e non riesco a perdonarmi, capisco che per te sarà ancora più difficile!”

Elisa: “Ti perdono a una condizione!”

Christian sorride timidamente, e finisce per far arrossire Elisa.

“Qual è la tua condizione?”

Elisa: “Che tu non beva mai più così!”

Christian: “Te lo prometto, hai la mia parola!”

Elisa: “Grazie!”

Christian: “Voglio che tu sappia che non ti farei mai del male, mai!”

Elisa sorride imbarazzata ed esce chiudendosi la porta alle spalle, Christian rimane senza parole, e un ampio sorriso gli si apre sul viso.

Mette la borsa nella cassaforte insieme ad alcune altre cose che erano dietro il quadro, poi spegne le luci ed esce dalla biblioteca, chiudendo la porta.

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