Nathan
Ero così arrabbiato con quella dannata ragazza, quella miserabile; ho fatto di tutto per lei, le ho persino comprato una macchina nuova, gioielli, viaggi, la truffatrice uscita dall'inferno...
Ho finito per prendere a pugni il muro prima di entrare nell'ascensore, e poi mi sono reso conto che la ragazza stava piangendo. Che diavolo! Detesto vedere una donna piangere, ma non ci posso fare niente; con lei è diverso. Perché proprio ora??? Dannazione, ed è bellissima! Che bambola, che viso adorabile, quella bocca...
Sono appena stato tradito alla grande e sto fissando la bellezza di questa ragazza, ma lei non me lo rende facile, una donna così splendida... cosa sta succedendo???
Dannazione!! Nathan, fai qualcosa, idiota....
Nathan – Per favore, non piangere.
Afrodite, piangendo e sconvolta – Lasciami piangere; sono così arrabbiata con me stessa! Come ho potuto essere così stupida!!!
Nathan – Beh, se è per questo, allora lo sono anch'io.
Afrodite – Certo che lo sei; siamo stati entrambi ingannati, traditi, e siamo entrambi dei fessi!
Nathan – Come sei dolce, e per favore non usare quella parola; mi irrita.
Afrodite – Fessa?
Nathan – Smettila di dire quella schifezza.
Afrodite – Ma siamo entrambi dei fessi.
Arriva l'ascensore ed escono.
Nathan – Scusa, sono Nathan Kots, ma credo che tu sappia chi sono.
Afrodite, pensando: A parte essere una fessa, non lo so... forse un attore.
Afrodite – Io sono Afrodite, Testa di legno.
Nathan, ridendo – Riesci ancora a fare battute?
Afrodite – Non ti conosco. Scusa, non guardo molti film e—
Nathan – Non sono un attore; sono un uomo d'affari... lascia perdere.
Nathan, pensando: Non sa chi sono? Interessante...
Afrodite – Mio Dio, dannazione! Devo prendere la mia macchina; l'ho lasciata in garage, e sono fuori controllo!
Andrò dal portiere per vedere se può aiutarmi.
Nathan
Ho visto che era tutto chiuso a chiave; penso che il signore se ne fosse già andato.
Nathan – Penso che il portiere sia già andato via.
Afrodite – Andrò al garage, e quando qualcuno uscirà, mi infilerò con loro.
La mia macchina è ancora lì, e non ho il controllo; sono entrata con un vicino di quel cretino o di quel morto.
Nathan, pensando: Perché mi preoccupo per lei? Non la conosco nemmeno...
Nathan – Che ne dici di un drink?
Afrodite – Per cosa? Per festeggiare le nostre disgrazie?
Nathan scoppia di nuovo a ridere – No! Per dimenticare tutta questa schifezza; poi ti porto io a casa se vuoi.
Afrodite – Tre cose:
Primo, non vivo qui a San Diego; sono di Santee. Secondo, la chiave di casa mia è nella mia macchina. E terzo, come mi ci porterai se sarai ubriaco?
Nathan – Ha senso, quindi limitiamoci a bere e poi decidiamo cosa fare.
Afrodite, pensando: Non l'ho mai visto e sai cosa? Sono così arrabbiata, sono sempre stata molto corretta, la brava ragazza, non ho mai fatto niente di male, e guarda cosa ho ottenuto??? .....Accetterò; penso di uccidermi, lui non mi farà niente di male, anche se sono così arrabbiata che non voglio nemmeno pensare.
Afrodite – Ci sto.
Nathan – Allora andiamo.
Afrodite – Andiamo.
Afrodite
Si ferma davanti a una di quelle macchine che sembrano così lussuose, è quasi un peccato anche solo salirci.
Nathan
L'ho vista guardare la macchina, e sembrava che le piacesse.
Afrodite – Wow, che macchina incredibile; potrò salirci?
Nathan – Perché no?
Afrodite – Con tutto quello che è successo, Nathan.
Nathan, ridendo – Hai una preferenza per un posto?
Afrodite – Un posto con da bere e senza nessuno che conosco.
Nathan – Vero, sarebbe anche peggio se incontrassimo qualcuno che conosciamo.
Afrodite – Sai, io non ti conosco nemmeno, e spero che tu non mi uccida o mi rapisca... Comunque, sono sempre stata piuttosto corretta, ma questa sarà la mia prima notte da ubriaca; non l'ho mai fatto!
Nathan, sorridendo – Davvero?
Afrodite – Sì, aiutami a sentirmi ancora più stupida.
Nathan – No! In realtà penso che sia piuttosto diverso, interessante, bello.
Afrodite – Stai ritrattando, Nathan.
Nathan – Va bene, ma se hai intenzione di avere la tua prima notte da ubriaca con me, dobbiamo farla per bene; ce lo meritiamo
perché siamo stati entrambi ingannati.
Afrodite – Siamo dei fessi, Nathan.
Nathan – Detesto quella parola, e lo so già; andiamo a Las Vegas!
Afrodite – Sei pazzo? È lontanissimo.
Nathan, sorridendo e tirando fuori il telefono – Non andiamo in macchina; andiamo in jet privato, amica mia.
Afrodite – Non sono mai stata a Las Vegas.
Nathan – Un motivo in più per andarci, e per non parlare del fatto che lì nessuno conosce nessuno! E possiamo bere un sacco!!!!
Afrodite
Chiama quello che credo sia il pilota e gli chiede di preparare tutto; andiamo dritti all'aeroporto.
Da come stanno le cose, ha molto potere e denaro.
Il suo cellulare era collegato all'impianto audio dell'auto, e sullo schermo lampeggiavano i nomi di diversi ragazzi che lo avevano chiamato più volte, a nessuno dei quali aveva risposto. Ho fatto lo stesso con i miei amici. Credo che, come lui, non avessimo voglia di dire niente; non è facile ammettere di essere stati traditi...
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