Ep.20

Erano arrivati fino all'Isola, molti uomini avevano garantito la sicurezza di Arturo, Susan era rimasta sorpresa dalla quantità di persone che l'uomo muoveva, aveva sospirato, sapeva già che Arturo sarebbe rimasto suo marito per gli otto mesi successivi e l'uomo aveva concluso l'accordo tornando a fare sesso con lei, la donna era rimasta praticamente priva di sensi, a causa del prolungato incontro sessuale, avevano impiegato un'ora in più, ma lì stava, in piedi seguendo i passi di suo marito, lei guardava il suolo finché la sua testa non si urtò contro qualcosa di duro.

Lei alzò il viso incontrando le fattezze maschili più perfette che avesse mai visto, non era la prima volta che lo vedeva, ma Arturo aveva sempre un fascino che catturava chiunque.

— Perché sei così distratta? - Arturo si era girato e aveva proseguito per la sua strada, diverse camionette li attendevano, una volta che furono soli, Susan ebbe modo di analizzare il luogo in cui si trovavano - Mia madre sarà qui, mia sorella minore si sposerà, ci sarà anche la presenza di mio fratello maggiore e la Comandante di tutta la Famiglia Lacronte, Agustina Lacronte mia nonna, ti avviso che a lei non piace assolutamente nessuno così ti avviso che potrebbe renderti la vita impossibile.

Susan lampeggiò diverse volte, poi aveva sospirato, forse questi 7 giorni sarebbero stati un Inferno, quando arrivarono all'hotel dove sarebbero stati ospitati, all'interno della Suite, al momento di aprire la porta la voce di una donna li accolse.

— Sono un'ora che ti aspetto qui, l'hotel stava per assumermi come loro donna delle pulizie - L'anziana con il suo bastone era in piedi alla porta, era una donna che nonostante la sua età dimostrava di essere un'icona nella Famiglia.

— Signora Agustina, non si alteri — Una donna era arrivata insieme a loro.

— Non me le alterare le palle, Arturo, perché hai impiegato così tanto?

— Buongiorno anche a te, nonna - Arturo si avvicinò a lei.

— Oh, tu sei Susan? - l'anziana ignorò olímpicamente suo nipote avvicinandosi a Susan, la giovane si sentì nervosa ricordando le parole di Arturo.

— Sì signora, io sono Susan - mentre dava quella risposta sentì il sudore sulle sue mani.

— Niente signora, chiamami nonna - Le parole di Agustina Lacronte lasciarono senza parole i presenti che erano due donne e Arturo, la donna si girò e puntò con il suo bastone suo nipote - Tu le hai detto qualcosa?

— Nonna, ti giuro che non le ho detto nulla - Arturo si difese.

Susan volle ridere, l'anziana le aveva trasmesso una certa fiducia, e vedere il comportamento di Arturo le causò divertimento.

— Meglio così, l'odore di sesso che emani vi salva, spero i miei bisnipoti il prima possibile — Susan aveva il viso rosso come un pomodoro, mentre Arturo non mostrò alcuna emozione alle parole di sua nonna.

— Nonna, suppongo che mia sorella ti manchi molto - Arturo in questo preciso momento non sembrava un Presidente dominante.

— Quella nemmeno si ricorda di me, l'ingrata pensa solo alla notte di nozze, Susan cara - Agustina si girò nuovamente verso la giovane - Vuoi prendere il tè con me?

— Per me non c'è nessun problema — il sorriso di Susan era molto dolce e Agustina, sebbene ancora non dicesse nulla, era evidente che la giovane le piacesse.

— Bene, va molto bene - L'anziana si girò, Arturo era praticamente passato in secondo piano - Sarò nella stanza di fronte, se questo bruto ti tortura basta che bussi alla mia porta, verrò a dargli un paio di sculacciate buone.

— Nonna, ora basta - Arturo voleva già protestare.

— Tu non mi dici cosa fare - Agustina fulminò con lo sguardo suo nipote - Susan adesso sai, me ne vado, voi riposate che bene vi manca, la gioventù di oggi, ma va bene, tutto per i miei bisnipoti - Agustina uscì, Susan avrebbe voluto che la terra la inghiottisse, l'anziana aveva scoperto ciò che avevano fatto, quando la porta si chiuse l'atmosfera tornò quella di prima.

— Vedi, con la poca interazione, tutti potrebbero credere che tu sia la nipote di mia nonna e non io - Arturo sembrava di cattivo umore.

— Non infastidirmi, hai sentito la nonna - Susan si sedette sul divano - Chi ti avrebbe visto Arturo - Susan si burlò.

— Pensi che quello detto dalla nonna mi fermerà Susan? - Arturo aveva sorriso con autoconsapevolezza - Mia nobile moglie, lascia che te lo dica, no - Arturo era molto arrogante.

Quando entrambi ebbero fatto la doccia corrispondente, Susan era profondamente addormentata, mentre Arturo era andato in cerca di qualcuno secondo la chiamata che aveva ricevuto, qualcuno era arrivato e lui sarebbe andato per quella persona, ovvio che Susan aveva ascoltato quella conversazione, ma non ci vuole molto per sapere che sarebbe andato in cerca di Gabriela.

Quando lei si svegliò, aveva fatto la domanda su come sarebbe stata la relazione tra Gabriela e Agustina, ma rapidamente eliminò quel dubbio, non aveva perché preoccuparsi di quello, era come se fosse una moglie ansiosa per la relazione di un'altra donna con la famiglia di suo marito.

Decise di uscire sul balcone, la vista che aveva da lì era magnifica - Quindi tu sei la nuora della Famiglia Lacronte.

Un uomo che vestiva molto informalmente si avvicinò a lei, non capiva come fosse entrato nella stanza.

— Chi sei tu? - Chiese Susan.

— Vedi, non hai nessuna conversazione con mio cognato, infatti sapresti già che sono il futuro sposo di sua sorella - l'uomo parlò con un pizzico di derisione.

— Sono sposata con Arturo, non con i membri della sua famiglia, non sono obbligata a conoscere nessuno - Susan rispose senza esitare.

— Ti manca imparare il rispetto - L'uomo era un po' spregevole.

— Se osi mettermi una mano addosso, Arturo ti taglia le mani.

— Mentre tu sei qui, lui è con Gabriela nemmeno se ne accorgerà - L'uomo sorrise con derisione.

— Susan! - Daniela entrò sorprendendo la sua amica e l'uomo — Cosa stai facendo con un pescatore? - Susan, prima di prestare attenzione a ciò che diceva Daniela, si chiedeva come la sua amica fosse arrivata là.

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