MARCELE
Sto scoprendo così tanto che ho persino paura di ciò che verrà.
Mio padre non mi ha mai parlato della sua famiglia paterna. Ora capisco perché voleva proteggermi dalla conoscenza della mia origine e a volte mi fa ribrezzo, ha sempre voluto preservarmi così tanto e si è dimenticato di dire che avevamo il serpente peggiore che viveva in mezzo a noi.
E per peggiorare le cose, ha preso tutto ciò che era mio e nemmeno di mia sorella. Sono una Bonanno e ora i mafiosi mi venerano, mi chiamano regina.
Faccio finta di esserci abituata, ma tutto questo mi spaventa ancora, la regina del narcotraffico, non avrei mai pensato, ero sempre indecisa su quale università scegliere, ho persino rinunciato sapendo che Andressa non l'avrebbe mai permesso .
Ma non avrei mai pensato di fare la mafiosa, voglio buttarmici a capofitto, Miguel ha detto che mi aiuterà, anche D. Beatriz si è resa disponibile. So che sono i più grandi, si vede il rispetto che tutti hanno per il Don e la sua famiglia.
Dopo cena Miguel è andato a parlare con gli uomini e io sono rimasta con Alicia e Bianca in salotto a parlare, D. Beatriz stava parlando con altre donne vicino alla finestra che dava sul giardino, quando quella fastidiosa nipote del signor Donatello è venuta a stuzzicarmi di nuovo.
DURZELY - Stai attenta, tesoro, quando gli uomini non ne hanno abbastanza in casa, guardano per strada e io sono a disposizione del Don, sono sicura che non viene servito bene a casa.
Non ho mai dormito con Miguel ma non serve che nessuno lo sappia, è la nostra intimità, riguarda solo noi due, ma non sopportavo che mi parlasse con aria di superiorità, mi dà fastidio negli anni che sono stata vittima di persone come questa donna, indossava un vestito bianco attillato che le sembrava un sacco di farina, non ci ho pensato due volte, le ho lanciato il vino in faccia che le è colato giù per il vestito macchiandolo tutto.
Le ragazze hanno iniziato a ridere mentre lei aveva un attacco isterico, urlava e richiamava l'attenzione di tutti, per me la parte migliore non è stata quella.
È stato quando Miguel ha detto che non ha mai avuto niente con lei e che lei ha cercato di afferrarlo quando era ubriaca e l'ha persino minacciata difendendomi, per me è stato il colmo.
Era tardi, siamo tornati a casa, per strada ha ancora detto due parole, credo che non voglia più fare il muto.
Appena arrivati a casa ognuno è andato nelle proprie stanze, ho fatto una doccia veloce e mi sono sdraiata. Ma gli eventi non mi hanno fatto addormentare subito, mi immagino già donna forte, potente, determinata, voglio anche cambiare totalmente il mio look e il mio modo di vestire, quando affronterò Andressa voglio lasciarla a terra, andrò anche a parlare con Miguel per cambiare il mio cognome e prenderò tutto ciò che è mio, la lascerò povera in canna del gas, tutto è stato costruito da mio padre ed è rimasto a me.
Mi sono svegliata un po' prima del solito e sono andata a preparare le valigie, da quello che ha detto mia suocera il maso è un posto bellissimo, voglio riposarmi molto, so che la presenza di Miguel lì non lo farà fare la differenza visto che ci evitiamo sempre. Sicuramente lì sarà lo stesso.
Ho preparato la mia borsa, ho fatto la doccia, ho fatto la mia routine mattutina e mentre uscivo dalla stanza mi sono trovata faccia a faccia con Miguel che stava uscendo dalla sua.
MIGUEL - Buongiorno.
MARCELE - Buongiorno.
MIGUEL - Farò preparare le nostre valigie a una delle cameriere, partiremo subito dopo colazione.
MARCELE - La mia non ce n'è bisogno, l'ho già fatto.
Mi ha guardata molto seriamente con un sopracciglio alzato, ho pensato che stesse per litigare o dire qualcosa, ma come sempre, mi ha voltato le spalle ed è andato via e io gli stavo camminando proprio dietro, ero abituata a camminare a testa bassa, quindi non ho visto quando si è fermato e ho finito per sbattere contro la sua schiena.
MARCELE - Oddio, scusa, non ti avevo visto in piedi.
MIGUEL - La prima lezione che imparerai ora, non devi camminare a testa bassa, alza il mento, sistema la postura, devi camminare a testa alta e sempre vigile, lo so che siamo dentro casa, ma inizierai ad allenarti qui dentro di te, non devi abbassare la testa, questo è per i poveri, non per noi.
Ho fatto come diceva, ho raddrizzato la postura, ho alzato il mento e sono scesa dalle scale a testa alta. Questo allenamento sarà molto interessante.
Abbiamo fatto colazione mentre Miguel era al telefono per tutto il tempo.
Appena finita la colazione sono salita a lavarmi i denti e a prendere la borsa, Miguel aveva già preparato la sua borsa con tutte le istruzioni, che uomo noioso, anche per fare le valigie detta come devono essere fatte, povera me, già vedo che soffrirò per mano sua.
Miguel ha mandato a prendere le borse, stavo camminando lungo il corridoio a testa bassa quando ho sentito la sua voce proprio all'orecchio, sto dicendo che quest'uomo sembra Casper, dal nulla appare alle mie spalle, sembra teletrasporto .
MIGUEL - Alza la testa, regina, o la corona cadrà.
Ho alzato la testa e ho fatto come mi aveva insegnato, andiamo al maso in macchina, pensavo ingenuamente che saremmo stati solo noi due, invece eravamo solo noi due più quattro macchine piene di guardie di sicurezza.
MARCELE - Sembra più che andiamo in guerra che a riposare, guarda quanti soldati ti porti dietro.
MIGUEL - Viviamo in una guerra, in faccia, non posso esitare con le nostre vite, non posso camminare solo con due soldati, sono il Don, sono il più amato e rimandato da tutti, ognuno ha un motivo per voler essere al mio posto quindi abituatici, d'ora in poi questa sarà la tua nuova vita.
Cosa intendeva con questa sarà la mia nuova vita?
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