Leticia riprese le sue solite mansioni, pulendo e assistendo la zia Lina e Janet.
Il tempo volava ed era già mezzogiorno e, grazie alla sua efficienza nelle faccende domestiche, Leticia poteva rilassarsi prima dell'ora di pranzo.
Si sedette tranquillamente nel suo padiglione, assaporando degli snack che aveva preparato lei stessa.
Giocava tranquillamente con il suo telefono.
Concentrata nel suo gioco, la zia Lina si avvicinò per informarla che Damian sarebbe tornato a casa per pranzo.
"Oh, va bene zia!" rispose Leticia casualmente, sorpresa che Damian tornasse a casa per pranzo all'improvviso.
Di solito non mangiava mai a casa, preferendo cenare fuori con una delle sue numerose amanti.
Leticia si limitò a scrollarsi indifferente, senza preoccuparsi.
Tornò al suo gioco.
Come previsto, alle dodici in punto, Damian tornò a casa per pranzo.
Non era da solo; aveva portato a casa una delle sue amanti.
La zia Lina riapparve nel padiglione per dire a Leticia che Damian aveva chiesto che il pranzo fosse servito sulla tavola da pranzo.
"Va bene!" Leticia cedette, rendendosi conto che non aveva senso discutere; era stata praticamente data in sposa a Damian per essere la sua serva.
Con il cuore pesante, andò nella casa principale per servire il grande padrone, Damian.
Il rumore di risate e scherzi giocosi tra una donna e Damian riempiva la sala da pranzo.
Leticia, con un volto composto, portò il pasto in sala da pranzo, sorridendo con cortesia mentre apparecchiava la tavola con grazia.
Lo sguardo penetrante di Damian seguiva la calma Leticia mentre elegantemente presentava il pranzo al suo fianco alla sua amante.
Una volta che la tavola fu completamente apparecchiata, Leticia si inchinò cortesemente.
"Prego, signore e signora, godetevi il pranzo!" disse calmamente, poi si girò per lasciare la sala da pranzo.
"Cos'è questo?!" improvvisamente, una voce eruppe all'entrata della sala da pranzo, il tono imperioso di una donna di mezza età.
"Chi è la padrona di casa qui? E chi è la serva!" la voce della donna tuonò di nuovo.
"Mamma..!" Damian fu sorpreso dall'improvvisa comparsa di sua madre a casa sua senza preavviso e si alzò dal suo posto.
Leticia, che si era fermata proprio in quel momento, riprese lentamente il suo cammino fuori dalla sala da pranzo.
Non voleva intromettersi negli affari familiari di Damian, sentendosi una estranea in quella casa.
Mentre la donna di mezza età continuava a rimproverare, Leticia si allontanò rapidamente dalla sala da pranzo.
Tornò direttamente nel suo padiglione, decisa a non ingarbugliarsi nello scandalo di Damian esploso per colpa della madre.
Leticia si sistemò nuovamente nel suo padiglione con calma, riprendendo il suo gioco da dove aveva lasciato.
Toc! Toc! Toc!
Proprio mentre stava salendo di livello, si sentì bussare alla porta del padiglione.
Leticia si affrettò ad aprire.
Lì si trovava Janet, preoccupata.
"Cosa c'è?" chiese Leticia, vedendo Janet fuori respiro come se fosse corsa fino al retro del padiglione.
"La signora ti sta cercando, signorina. Sembra che ti voglia una spiegazione!" disse Janet.
Spiegazione? Leticia si chiese, perplessa.
"Vieni, signorina... La giovane signora Damian sta venendo rimproverata dalla signora insieme alla sua amante!"
"Cosa c'entro io?" chiese Leticia, sempre più confusa.
"Certo che c'entri, signorina, sei la moglie di Damian!" insistette Janet.
"Sì, ma voi tutti sapete che non siamo marito e moglie nel senso tradizionale!" Leticia rimase impassibile e non aveva intenzione di andare nella casa principale.
"Ma la signora non lo sa!"
"Oh, giusto!" disse Leticia, ancora nel suo stato di relax senza alcuna voglia di muoversi, con i piedi pesanti all'idea di andare.
Continua...
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