Ep.18

"Aaaaa!!!" urlò Aily, palesemente sotto shock alla vista delle grandi fiamme scoppiate improvvisamente dal fornello dietro di lei. Invece di spegnere il fuoco con l'acqua, Aily tentò di salvare una padella quasi bruciata.

"Oh no! La mia bistecca!!" esclamò Aily afferrando la padella, ma non senza essere colpita da schizzi di fuoco sul braccio destro. "Ahi! Accidenti!" imprecò, infastidita.

Crash...

All'improvviso, due uomini si precipitarono in cucina vedendo il fumo riempire la stanza, "Aily!!" esclamò Rion, il volto acceso dall'urgenza. Aily si girò verso di lui, temendo la sua rabbia mentre si avvicinava.

In un attimo, si sentì sollevata, perché Rion l'aveva presa in braccio, allontanandola dalla cucina, lasciando al Segretario Lee il compito di combattere le fiamme.

"Sei pazza? Perché sei rimasta lì immobile? Avresti dovuto andartene non appena ti sei resa conto che il fuoco si stava estendendo!" rimproverò Rion appassionatamente. "Cosa sarebbe successo se non fossimo stati qui? Avresti potuto bruciare insieme all'appartamento!"

Rion osservò la ragazza che ora era seduta sul divano per assicurarsi che non fosse ferita, mentre lei iniziava a piangere. "Stai bene?" chiese con dolcezza.

Aily pianse più forte, sopraffatta dalla preoccupazione di Rion; si aspettava che la rimproverasse per aver danneggiato il suo appartamento, non che si preoccupasse per lei—qualcosa che suo padre raramente faceva anche quando lei era ferita o in pericolo.

"Cosa c'è? Perché piangi, Aily?" la voce di Rion tremò, temendo potesse essere seriamente ferita. La tirò a sé in un abbraccio, smarrito su come confortare una donna in lacrime. "Dimmi, sei ferita?" chiese di nuovo.

"Mi dispiace per aver rovinato la tua cucina, per favore non arrabbiarti con me," singhiozzò Aily tra le braccia di Rion. "Mi caccerai via perché ho danneggiato il tuo appartamento?" chiese, temendo la sua risposta una volta ritrovata la calma.

"Smettila di piangere, va tutto bene, è solo un piccolo inconveniente," la rassicurò, guardando il Segretario Lee che entrava nella stessa stanza, annuendo per segnalare che l'incendio era stato spento.

"Davvero prometti?" cercò conferma Aily, cogliendo l'occasione per la sua sicurezza.

"Sì, prometto che non ti caccerò via."

"Ma mangio molto, va bene?" chiese ancora Aily, ansiosa di mangiare quanto di solito faceva. Fino ad ora, Aily aveva dovuto adeguarsi alle abitudini alimentari del fratellastro per guadagnare l'approvazione del padre. Vivendo a casa sua, spesso fingeva di essere sazia con porzioni più piccole nonostante il solito robusto appetito.

Rion rise e sorrise, "Sì, non devi trattenerti. Mangia quanto vuoi, ciò che vuoi, fai pure." rispose Rion, inconsapevole del significato più profondo delle sue parole.

Aily si staccò dall'abbraccio e guardò Rion, "Allora voglio dormire con te." chiese, abbracciandolo di nuovo. Ma la mano di Rion respinse subito la fronte di Aily, "Ah, voglio un altro abbraccio."

"In nessun modo! Non lo permetterò assolutamente, Aily!" sbottò Rion, guardando severamente tra Aily e il ridacchiante Lee. "Prendi il kit di pronto soccorso," ordinò al Segretario Lee, ancora sghignazzante.

"Subito, signore," rispose Lee, cercando di contenere il riso. Era felice di vedere il proprio capo preoccuparsi per qualcuno oltre che per sua sorella e sperava che Aily non si rivelasse la tipologia di donna che sospettava.