NovelToon NovelToon

Element Witch

ELEMENT WITCH 1

Episodio 1 — Le Prescelte

I - IL PRIMO GIORNO

SCENA: ISTITUTO SUPERIORE DI YORKNEW – MATTINA

(Visuale sulla città di Yorknew, grattacieli e traffico frenetico. L’inquadratura scende sulla scuola, moderna e alta, dove si riversano centinaia di studenti.)

SHERRIA, capelli rosa, occhi castani, entra con passo incerto. Tiene stretto un diario tra le mani.

“Prima superiore. Una nuova scuola. Nessuno mi conosce. Meglio così.”

Attraversa il corridoio senza notare nessuno. Un colpo di vento le solleva i capelli: sorride piano.

HOMURA, capelli rossi a caschetto, occhi neri, zaino militare. Postura rigida, lo sguardo severo. Cammina senza mai guardare nessuno negli occhi.

“Qui non sono una vittima. Qui sarò solo ciò che decido di essere.”

(Breve flashback: mani infantili dietro le sbarre di un letto d’orfanotrofio, una madre che tossisce, un padre che abbandona.)

Entrambe finiscono nella classe 1-A, in fondo all’aula, sedute lontane. Non si guardano.

Altrove, in classe 4-E, HERMIT siede composta. Capelli azzurri lunghi, occhi marroni penetranti. Viso elegante, postura impeccabile. Silenziosa, osserva fuori dalla finestra.

In 1-C, DAKI, capelli scuri sciolti, sguardo vuoto. Siede isolata. Mangia lentamente un panino, senza dire una parola. Teneva quel tetto tutto per sé… ma oggi, qualcosa cambierà.

ATTO II – La minaccia lunare

SCENA: TEMPIO LUNARE

Nel buio di una sala scolpita nella pietra, una figura alta e sottile avanza. LADY DARKNESS, strega della luna. Maschera bianca, capelli argento, un'aura fredda e increspata.

Davanti a lei, quattro cristalli oscuri danzano sopra un altare di ossidiana.

“I cristalli elementali si stanno risvegliando. Non posso permettere che la Luce Eterea si formi.”

“Eliminatele. Prima che sia troppo tardi.”

Muove la mano. Dal vuoto, emergono quattro mostri lunari. Ognuno legato a una distorsione di un elemento:

• Fango bollente

• Lame d’aria oscura

• Fuoco nero

• Acqua corrosiva

ATTO III – Il Tetto

SCENA: TETTO DELLA SCUOLA – ORA DI PRANZO

La porta del tetto è aperta, forse per caso. Le quattro ragazze si ritrovano lì, senza sapersi riconoscere.

• SHERRIA si siede per mangiare guardando il cielo.

• HOMURA si allena da sola con movimenti precisi.

• HERMIT legge in silenzio, con un termometro digitale sul libro.

• DAKI siede contro il muretto, occhi socchiusi, come se fosse da sempre lì.

Nessuna di loro si conosce. Nessuna sa cosa sta per succedere.

Il cielo si oscura improvvisamente. Un suono acuto spezza l’aria: come un vetro che si infrange in una dimensione lontana.

Dalle nuvole escono i quattro mostri lunari, striscianti, contorti, innaturali.

ATTO IV – Il risveglio

Le ragazze si alzano, confuse, spaventate. I mostri li circondano. Nessuno può sentirle o vederle: sono isolate. Predestinate.

Uno dei mostri attacca Sherria, che istintivamente alza le mani.

Una raffica violenta di vento lo scaglia via.

SHERRIA (spaventata):

“Ho... ho fatto io questo?”

HOMURA stringe i pugni, gli occhi accesi.

Una lama di fuoco rosso si forma nel suo palmo.

HOMURA:

“Se non so cos’è... lo distruggo lo stesso.”

DAKI solleva il braccio. Dal suolo si alza una colonna di terra che devasta un mostro.

HERMIT guarda le sue mani: l’aria intorno a lei si raffredda. Sfere d’acqua cominciano a formarsi.

Poi — l’esplosione.

Quattro cristalli emergono dal loro corpo, ciascuno fluttuante, circondato da energia:

• Sherria: cristallo bianco (aria)

• Homura: cristallo rosso (fuoco)

• Hermit: cristallo azzurro (acqua)

• Daki: cristallo verde (terra)

Una voce eterea li attraversa, antica e impossibile da ignorare:

“Element Witch... risvegliatevi.”

Luce. Armature.

ATTO V – Le streghe si manifestano

Le loro armature da strega si formano all’improvviso, ognuna conforme all’elemento:

• Sherria: veste lunga bianca e leggera, fluttuante, con piume e riflessi argentei.

• Homura: mantello corto, armatura scarlatta con spallacci infuocati, fiamme avvolgenti.

• Hermit: completo elegante azzurro, con linee fluenti come corsi d’acqua e dettagli lucenti.

• Daki: armatura verde con stivali da combattimento, simboli runici di roccia sulle maniche.

I mostri si lanciano di nuovo. La battaglia è rapida, caotica, istintiva:

• Sherria controlla il vento come lame invisibili.

• Homura crea e brandisce lame fiammeggianti, tagliando l’aria con precisione letale.

• Hermit invoca getti d’acqua pressurizzata, freddi come ghiaccio.

• Daki solleva barriere e colonne di terra, sbattendo i mostri contro i muri.

Alla fine, i mostri si dissolvono in nebbia nera. I cristalli rientrano nei loro corpi. Le armature svaniscono.

SCENA: SILENZIO SUL TETTO

Le ragazze sono immobili. Ancora scosse. Gli occhi si cercano per la prima volta.

HOMURA (respira affannosamente, ma parla con fermezza):

“…Voi… chi siete davvero?”

SHERRIA (tremante):

“Io non... lo so.”

HERMIT (quasi a se stessa):

“Questo... non può essere scienza…”

DAKI guarda lontano.

“Non lo dirò a nessuno. Mai.”

SCENA FINALE – TEMPIO LUNARE

Lady Darkness, davanti al suo specchio d’ossidiana, osserva il tetto.

“Tutte e quattro... nello stesso giorno.”

“Non importa. Non vivranno abbastanza da evocare la Luce Eterea.”

Le sue dita si stringono su un cristallo nero.

“Le eliminerò una per una. Prima che capiscano cosa sono davvero.”

ELEMENT WITCH 2

Episodio 2 — Il nuovo lavoro di Hermit

ATTO I – Il giorno dopo

SCENA: SCUOLA SUPERIORE DI YORKNEW – MATTINA

La normalità è tornata… almeno in apparenza.

Sherria guarda distratta il cielo dalla finestra dell’aula.

Homura prende appunti con precisione marziale, ma stringe la penna troppo forte: la spezza.

Daki cammina per i corridoi ignorando tutti, occhi sempre bassi.

Hermit, elegante e distante nella 4-E, scrive formule matematiche sul margine di un libro.

Nessuna sa spiegarsi cosa sia successo sul tetto. Ma tutte sentono che non è finita.

SCENA: TETTO – INTERVALLO

Le quattro si ritrovano lì di nuovo. Stanno in silenzio, il vento tra i capelli.

Sherria: “Pensate che torneranno?”

Homura (senza guardare): “Lo spero.”

Daki: “Così presto? Che fortuna.”

Hermit: “Non ho tempo per aspettarli.”

(si alza, sistemando lo zaino)

Hermit: “Ho un turno oggi. Parco acquatico.”

Sherria: “Lavori?”

Hermit: “Part-time. Organizzazione, controllo temperatura, manutenzione.”

Scende senza dire altro. Homura la guarda andare via, gli occhi duri ma pensierosi.

ATTO II – Parco acquatico “Aqua Dream”

SCENA: PRIMO POMERIGGIO

Luci, musica, grida di bambini, schizzi d’acqua.

Hermit cammina sul bordo delle vasche. In uniforme, tiene in mano un tablet per monitorare temperatura, salinità, pressione. I suoi capelli azzurri sembrano vibrare al sole. È perfettamente a suo agio.

(voce narrante, Hermit)

“L’acqua parla. Scorre dentro di me. Se c’è un’alterazione, anche minima, io lo so.”

Le sue mani sfiorano la superficie di una piscina. I suoi occhi si chiudono per un attimo. Sente tutto: la pressione, il cloro, la vibrazione dei filtri. Ma poi…

“…Qualcosa è entrato.”

ATTO III – L’impurità

Un’increspatura inspiegabile in una delle piscine più profonde.

Hermit si ferma. Posiziona i sensori sul bordo. Tutti segnano “nella norma”. Ma lei sente il contrario.

(voce narrante)

“Come un morso nel cuore. Un veleno nell’oceano.”

SCENA: INTANTO, IN UN’ALTRA PARTE DEL PARCO

Neon Nostrade, vestita con un costume rosa e un cappello a tesa larga, è seduta sotto un ombrellone, coccolata da una collega: Senritsu. Ai lati, due guardie del corpo. Una si chiama Kurapika.

Neon: “Non c’è abbastanza panna nel frappè!”

Senritsu: “Va tutto bene, Lady Neon. Rilassati, oggi è una giornata di svago.”

Un tonfo lontano. Uno strano rumore metallico. Kurapika si alza.

Kurapika (freddo):

“Vado a controllare.”

Lascia Neon con Senritsu. Si dirige silenziosamente verso i tunnel di servizio.

SCENA: TUNNEL TECNICI SOTTERRANEI

Hermit cammina da sola. Il cristallo nel suo petto pulsa debolmente. La luce azzurra si riflette sull’acciaio umido. Gocce d’acqua piovono dal soffitto.

Dal fondo del tunnel, una presenza si manifesta. Acqua torbida, scura, si muove come una bestia senziente.

Mostro lunare: un’entità liquida, senza volto, con occhi galleggianti che si aprono e chiudono. Strisciante, impuro.

Hermit fa un passo indietro. Il suo corpo reagisce. Il cristallo esplode di luce. La sua armatura azzurra si materializza lentamente: elegante, fluida, scintillante.

Hermit (sottovoce): “Non posso scappare.”

ATTO IV – La battaglia solitaria

Il mostro attacca con tentacoli d’acqua contaminata. Hermit salta di lato, atterra con grazia.

Muove le mani: lame sottili d’acqua purissima tagliano i tentacoli come se fossero carta.

“Il mio corpo... è un fiume. Tu sei solo fango.”

La creatura emette un grido gorgogliante e prova ad avvolgerla, ma Hermit si inginocchia e tocca il pavimento. Un’onda azzurra la circonda.

“Ritorna alla fonte.”

Un’esplosione silenziosa: l’acqua del mostro evapora in una nebbia sottile, purificata. Rimane solo una pozza limpida sul pavimento.

Hermit si rialza. L’armatura si dissolve lentamente. È sudata, stanca. Ma intatta.

SCENA: SOPRA IL TUNNEL

Kurapika arriva tardi. Vede l’umidità uscire da una grata. Si china, osserva. Ma Hermit è già scomparsa.

(Kurapika, pensiero)

“Strano… sembrava un residuo di nen. Ma… diverso.”

Tocca l’acqua rimasta. È tiepida. Viva.

ATTO V – Epilogo

SCENA: FERMATA DEL BUS, SERA

Hermit aspetta il bus sotto un lampione. I capelli ancora umidi. Le mani stringono un sacchetto con i guanti del lavoro.

Dietro di lei, un poster sbiadito: “La Luce Eterea tornerà solo quando le quattro saranno unite.”

Homura, Sherria e Daki arrivano correndo, affannate.

Sherria: “Hermit! Ci siamo preoccupate!”

Daki: “Abbiamo sentito... qualcosa.”

Homura (seria): “Lo hai affrontato da sola, vero?”

Hermit le guarda. Una goccia scivola dal suo mento.

Hermit: “L’acqua mi ha avvertita. Non potevo ignorarla.”

Sherria (sorridendo piano): “Allora… forse è vero. I cristalli ci legano davvero.”

Homura: “Non abbassiamo la guardia. Il prossimo attacco potrebbe non essere così semplice.”

Hermit (guardando il cielo):

“Non importa quanta acqua ci sia. Se si sporca... io la sentirò.”

SCENA EXTRA – TEMPIO LUNARE

Lady Darkness osserva il cristallo azzurro su un tavolo d’ombra. L’acqua all’interno pulsa ancora.

“L’acqua ha resistito. Ma il fuoco cadrà.”

Schiocca le dita. Un nuovo mostro appare nell’ombra: brucia senza consumarsi.

ELEMENT WITCH 3

Episodio 3 — Infiamma il tuo cuore

ATTO II – Il sostituto

SCENA: SCUOLA – PALESTRA – POMERIGGIO

La lezione inizia. Gli studenti sono distratti, rumorosi. Homura è in piedi, concentrata. L’allenatore Tohmura è assente.

Un altro uomo entra. Alto, in tuta nera. Sguardo tagliente. Sorride con troppa calma. È Shido, l’allenatore sostituto.

Shido: “Non sono qui per farvi divertire. Sono qui per vedere chi è degno.”

(Sguardo diretto su Homura)

Gli esercizi iniziano e diventano subito brutali:

• Scatti infiniti.

• Pugni su colonne di sabbia.

• Equilibrio su travi ardenti (riscaldate con piastre a induzione).

Molti studenti si lamentano. Alcuni piangono. Homura non fiata. Il suo corpo obbedisce.

Shido (pensiero): “Hai già il cristallo. Ma non sai ancora cosa sei. Interessante.”*

ATTO III – Il dolore necessario

SCENA: ALLENAMENTO CONTINUA – TARDO POMERIGGIO

Homura esegue una sequenza di calci rotanti con carichi alle caviglie. Suda, trema. Ma va avanti.

Flashback:

Un medico dell’orfanotrofio le fascia una gamba.

“Devi riposare.”

“Se mi fermo… non valgo niente.”

Torna al presente. Cade. Si rialza. Un’altra volta. E un’altra ancora.

Shido la osserva da vicino.

Shido: “Perché lo fai?”

Homura (fredda): “Perché sono debole.”

Shido: “No. Perché hai paura.”

(Sussurra): “Di perdere il controllo del fuoco dentro di te.”

Homura si blocca. Il suo cristallo vibra impercettibilmente.

ATTO IV – Rivelazione nel silenzio

SCENA: SPOGLIATOIO – TRAMONTO

Homura è sola. L’acqua scorre nel lavandino. Si guarda allo specchio. Le sue mani sono arrossate.

Una fiamma piccola compare nel palmo, involontaria.

“Di nuovo.”

Dietro di lei, lo specchio si deforma. Una figura appare nel riflesso: Shido, ma con occhi da creatura, bianchi e liquidi, privi di pupille.

Voce nel riflesso: “Non puoi reprimere ciò che sei.”

Homura si gira. È sola. Ma l’aria... sa di fumo.

ATTO V – Combatti per il tuo cuore

SCENA: PALESTRA – SERA

L’edificio è vuoto. Le luci tremolano. Homura sente un suono metallico.

Shido si presenta al centro del campo. Ma stavolta la sua forma umana si disgrega: è un mostro di Lady Darkness, fuso tra brace, fumo e lame nere.

Mostro (voce distorta): “La tua disciplina ti ha reso prevedibile.”

“Il tuo cuore... fragile.”

Il mostro attacca con lame fumose. Homura si difende con arti marziali, ma viene tagliata alla spalla. Cade.

Il suo cristallo brilla, ma non basta.

“Ho paura.”

Flashback:

La sua madre morente le tocca la guancia, sussurrando:

“Non lasciare che il fuoco ti consumi. Usalo… per proteggere il tuo cuore.”

SCENA: RINASCITA

Il cristallo esplode. L’armatura rossa si manifesta: tessuto leggero, rinforzi in metallo caldo, decorazioni come braci accese. Due lame gemelle si formano nei suoi palmi.

Homura: “Non sono solo fuoco. Sono ciò che lo controlla.”

Combattimento feroce. Il mostro tenta di fondersi col terreno, ma Homura lancia un’esplosione circolare, separando ogni molecola impura. Le sue lame fiammeggianti fendono il nemico in tre colpi.

Il mostro esplode in fumo.

Sussurro tra le fiamme: “Non ho paura. Sono pronta a bruciare... per ciò in cui credo.”*

ATTO VI – Solitudine condivisa

SCENA: ESTERNO PALESTRA – NOTTE

Homura esce. Una ferita al braccio, sangue misto a fuliggine. Le altre tre ragazze la aspettano davanti al cancello.

Sherria: “Sei ferita!”

Daki: “Hai combattuto sola?”

Hermit (osservando): “Ha vinto da sola.”

Homura (infastidita): “Non avevo bisogno di voi.”

(Pausa. Guarda a terra.)

“Ma… non mi dispiace trovarvi qui.”

Le altre sorridono. Nessuna parola. Solo complicità silenziosa.

SCENA EXTRA – TEMPIO LUNARE

Lady Darkness tocca la brace spenta. I suoi occhi brillano.

“La fiamma di Homura... non è instabile.”

“È pura. Determinata. Dovremo colpire altrove.”

Sullo sfondo, un vecchio libro lunare si apre. Una nuova pagina si illumina.

Il cristallo bianco dell’aria viene disegnato da mani d’ombra.

Scarica l'app MangaToon su App Store e Google Play

Download PDF del romanzo
NovelToon
Entra in un MONDO Diverso!
Scarica l'app MangaToon su App Store e Google Play