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Raccolta Oneshot

IMPORTANTISSIMO! LEGGERE ASSOLUTAMENTE!

Hey ciao!

Come forse avrete notato ho cancellato "Pensieri di carta". Mi dispiace ma quella storia nn mi piaceva più e nn avevo più idee x mandarla avanti. Però ho avuto delle idee: una storia/fanfic molto particolare un po' fantasy e un po' gl e una x questa raccolta di oneshot!

Sarà un insieme di storie brevi principalmente yaoi (sia BL che GL), ma occasionalmente E SU RCIHIESTA realizzerò storie "character x reader" oppure altre nave tipo "male character x female character".

I capitoli avranno un nome e saranno contrassegnati da un simbolo che ne indicherà il genere:

♡ Fluff

X Angst

☆ Spicy

* Fluff & Angst

♤ Spicy & Angst

○ Comfort/Take Care of (ComTake)

□ ComTake & Angst

♢ ComTake & Spicy

♧ ComTake & Fluff

Avvertimento⚠: nn realizzerò Lemon o smut pk nn mi sento a mio agio nello scriverli e nn avendo esperienza nel farlo ho paura di sbagliare. Il massimo di oscenità che raggiungerò sarà 15+ quindi tipo baci molto accesi e/o al massimo petting. FINE

Si accettano richieste x capitoli che (sempre su richiesta o x necessità) saranno divisi in più parti (pt. 1, 2, 3, ecc...).

Per richiedere un particolare tipo di format di storia si possono utilizzare i commenti x richiedere la ship/nave Canon o non Canon, oppure anche x il formato character x reader. Per storie invece più dettagliate tipo AU (Alternative Universe) oppure con elementi e fatti da voi richiesti è preferibile che utilizziate il mio profilo pk sarebbe più semplice. Se preferite utilizzare cmq i commenti va bene lo stesso.

Gli anime / libri / film / manga / fumetti ecc... menzionati saranno:

Banana Fish

Bungo Stray Dogs

Hazbin Hotel

My Hero Academia

Jujutsu Kaisen

Genshin Impact (anche se nn è un anime ma vb)

Demon Slayer

Evangelion

Kuroko No Basketball

Given

The Promised Neverland

Black Clover

Harry Potter

Percy Jackson

Heartstopper

Black Butler

The Strangers By The Shore

Naruto

Yuri On Ice

Haikyu!

Sk8 The Infinity

Death Note

HunterxHunter

Assassination Classroom

My Happy Marriage

E molti altri ancora...

Un'ultima cosa: nn farò assolutamente PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO ship o nave "adulto x bambino" (tipo hisoka x gon o illumi x killua o aizawa x eri ecc...) o ragazzo adolescente x bambino (tipo deku/kacchan x eri). Il massimo di distanza di età accettata sarà massimo 6 anni.

Su richiesta realizzerò anche Oneshot friendship

se volete una storia sulle seguenti cose dovete spiegarmi come volete che sia impostata e i personaggi e i luoghi pk queste cose nn le ho lette/viste o almeno nn tutte:

Honkai

Avengers/Marvel

Mare Fuori

The Vampire Diaries

Teen Wolf

Hunger Games (ho letto solo il libro)

Alita

Steins Gate (lo devo vedere)

Noragami (anche questo)

Gintama

Free (lo voglio un sacco vedere ma ancora nn riesco pk nn ho tempo)

Questo è tutto! Mi dispiace di aver parlato così a lungo, ma volevo che fosse tutto chiaro così da nn creare fraintendimenti o complicazioni. Ripeto che nn avrò alcuni tipo di problema a realizzare tutte le richieste, forse ci vorrà un po' pk se me ne arriveranno tante tutte insieme dovrò segnarmele e realizzarle una alla volta.

Grazie mille x l'ascolto e buona lettura!

* - Law x Zoro - One Piece - Fili d'amore

Richiesto da: @Lawlu

Avvertenze: siccome io non shippo questi due personaggi non mi sono mai cimentato nella scrittura di fanfiction su loro due. Inoltre non guardo questa scena di One Piece da un po', quindi scusatemi per eventuali errori o mancanze. Buona lettura!

- Presto, passatemeli! Non abbiamo più molto tempo! -, esclamò Law tendendo le mani verso la Ciurma di Cappello di Paglia. Loro, dopo molte incertezze, scagliarono i corpi svenuti di Jinbei e Ruffy, quali atterrarono lievemente tra le braccia di Jean Bart.

Il capitano della ciurma dei Pirati Heart fece per far entrare tutti nel sottomarino, ma all'improvviso una voce che ben conosceva urlò: - Aspetta! -. Lui si girò e vide Zoro saltare dalla prua della sua nave a quella di Trafalgar, sentenziando: - Vengo anche io. -.

Entrarono tutti all'interno della nave, ma proprio quando stava per chiudere il portone, udì la voce di Buggy chiamarlo: si voltò e l'ex pirata clown gli lanciò il cappello di paglia. Law lo afferrò al volo ed entrò chiudendo la porta.

I suoi uomini, nel frattempo, avevano caricato i due feriti su delle barelle e li avevano portati in sala operatoria. - È tutto pronto, capitano! -, lo avvertì Bepo. Il capitano, però, continuava a guardare l'oceano senza rispondere. - Law, non c'è più tempo! -, lo ammonì Roronoa preoccupato. Nessuna reazione. - Potrebbero morire da un momento all'altro, Law! -.

A quel punto, l'uomo si girò e raggiunse a grandi falcate la stanza dove avevano portato Ruffy e Jinbei. Chiese allo spadaccino di aspettare fuori e chiuse la porta.

Così, mentre il sommergibile fuggiva a tutta velocità dai Marines nelle profondità del mare, l'operazione procedeva altrettanto spedita, tra le preghiere di Zoro e il sudore di Trafalgar.

Dopo quasi cinque ore d'intervento, l'uomo dal cappello a macchie uscì dalla sala operatoria togliendosi i guanti. Non appena lo vide aprire la porta, Zoro gli chiese ansioso: - Allora?! Come stanno?! -.

Senza staccare gli occhi da terra, Law rispose: - L'altro sta relativamente bene. Non ha perso troppo sangue perché la cosa gli fosse fatale, così gli abbiamo fatto una trasfusione e gli abbiamo ricucito la ferita. Dovrebbe svegliarsi tra un paio di ore. Ma Ruffy... -,

- Cosa?! -, chiese preoccupato il verdino, - "Ma Ruffy... " cosa?! -, - Ha perso veramente tanto sangue e la ferita è profonda e vicina al cuore. Le ustioni che ha subito sono molto gravi, senza contare il danno psicologico derivato dalla perdita di Ace... non sappiamo se si sveglierà né, nel caso, quando lo farà. -, sospirò Trafalgar.

Zoro si accasciò a terra contro una parete metallica e Law gli fu subito accanto, stringendolo in un abbraccio forte e rassicurante. Dall'occhio dello spadaccino scivolò una singola lacrima e lui balbettò: - S- se lui dovesse morire... è-è un idiota, m-ma gli vogliamo bene e-e... v-volevo anche dirgli di noi due... -.

Quello a cui si stava riferendo era che, all'insaputa di tutti, ormai da qualche mese, i due pirati portavano avanti una solida relazione. Si vedevano molto raramente, ma si amavano come non mai!

- Heyheyheyheyhey, è tutto ok! Ruffy non morirà, è forte, lo sai! andrà tutto bene, tranquillo! -, sussurrò piano Trafalgar. Roronoa, incapace di trattenersi oltre, scoppiò in un pianto silenzioso sulla spalla dell'amato, il quale lo strinse dolcemente e posò un lieve bacio sul suo capo.

Man mano che passava il tempo i tremiti del corpo dello spadaccino si affievolivano, fino a cessare del tutto. A quel punto, Trafalgar prese delicatamente il mento del verdino tra le dita e glielo sollevò, per poi appoggiare le sue labbra su quelle dell'altro in un bacio morbido e semplice, ma allo stesso tempo appassionato e bisognoso, che lo spadaccino ricambiò subito.

Non appena le loro bocche si incontrarono, milioni di fili di felicità racchiusi nei loro animi si liberarono e si unirono insieme, formando una corda indissolubile che avrebbe legato assieme i loro cuori per sempre.

- Soukoku (Dazai x Chuuya)- Bungo Stray Dogs - Non lo saprai mai

Heilà! Questa è la mia ship preferita del mio secondo anime preferito: Bungo Stray Dogs. È un capolavoro sia a livello di grafica che a livello di storia. I personaggi sono incredibili e alcune ship, seppur non canon, sono sostenute persino dall'autore stesso del manga! Se non lo avete visto, ve lo consiglio un sacco! Buona lettura!

Vuoto. Questo sentiva Chuuya dentro di sé da quando, un anno prima, il suo partner (di lavoro) Dazai se n'era andato.

Aveva abbandonato la Port Mafia per unirsi all'Agenzia Investigativa Armata dopo la morte del suo migliore amico Odasaka.

E a Nakahara mancava.

Terribilmente.

Gli mancava vederlo seduto a compilare moduli alla sua scrivania, ora vuota e desolata in una stanza inutilizzata.

Gli mancava osservare la sua figura longilinea seduta alla finestra, ora occupata solo dagli uccellini a cui lui dava le briciole che ora non riceveranno più.

Gli mancava sentire i suoi passi nel corridoio dirigersi, alle undici in punto di mattina, verso l'ufficio di Mori per il classico colloquio giornaliero.

Era straziante: quel luogo non era più lo stesso senza Osamu. Era più... triste. Vuoto. Desolato. I continui battibecchi tra il moro e il rosso non scaldavano più l'atmosfera.

Chuuya lo desiderava lì con lui.

Voleva stringerlo con bisogno tra le braccia e dirgli ciò che non era mai stato in grado di dirgli. "Ti amo", gli avrebbe sussurrato.

Se solo avesse potuto.

Ma ormai era troppo tardi.

Non c'era più speranza.

Chuuya, con questi pensieri in testa, abbassò il capo e si calò il cappello sugli occhi.

I suoi compagni lo avevano notato, ma non potevano farci niente. Persino Mori aveva capito che ci fosse qualcosa che non andava, così convocò il sottoposto per parlargli.

- Buongiorno Chuuya. Bella giornata, oggi, nevvero? -, gli chiese non appena l'uomo fu entrato nella stanza. - Sarebbe migliore se lui fosse qui. -, mormorò affranto Nakahara, - Come scusa? -, gli domandò il capo non avendo sentito, - Nulla! - si affrettò a rispondere il rosso.

Mori, preoccupato dalla sua apaticità, gli disse: - Siediti, Chuuya. Parliamo. -. Al sentire quelle parole, il tappo trasalì: l'ultima volta che gli aveva detto una cosa del genere gli aveva poi fatto un culo pazzesco dopo il fallimento di una missione.

- Tranquillo, non sarà come l'altra volta. -, lo rassicurò Ogai intuendo i suoi pensieri. Ancora titubante, Nakahara si sedette su una delle poltrone, senza staccare gli occhi dal suolo.

- Ho notato che in questi giorni sei molto distratto. C'è qualcosa che ti preoccupa? -, domandò il capo osservandolo attentamente. Chuuya scosse il capo e rispose: - Nulla di particolare, Boss. -.

Poco convinto, Mori gli chiese: - Senti per caso la mancanza di Osamu? -. Il rosso non rispose, limitandosi a fissarsi le scarpe.

Ogai, capendo la situazione, gli ordinò: - Va' a casa e riposati, Chuuya. Sei troppo stanco e stressato. Torna domani con la mente un po' più sgombra, ok? -.

Stupito dalle parole del Boss, il tappo ringraziò inchinandosi, poi si rivolse verso l'uscita e aprì la porta, ma proprio mentre stava per andarsene, Mori lo fermò e gli disse: - Chuuya? Sappi solo una cosa: un uccello a cui hanno legato le ali, può sempre tornare a volare, se decide di liberarsi. -

Non capendo il senso di quella frase, Nakahara se andò confuso e se ne tornò a casa.

Non appena arrivato, aprì la porta ed entrò. Subito sentì qualcosa strusciarglisi contro le gambe. - Ciao, Haru. Com'è andata oggi? -, domandò prendendo in braccio la sua gatta grigia (sì ha un gatto l'ho deciso io)

Lei miagolò famelica, così l'uomo le diede da mangiare, per poi accasciarsi, esausto, sul divano. Si mise una mano sugli occhi. Le lacrime iniziarono a rigargli le guance.

Era stanco.

Stanco di tenere dentro emozioni e sentimenti.

Voleva confessare il suo amore a Dazai, ma aveva paura.

E ormai era troppo tardi.

...

Troppo tardi? Sul serio?

"Il suo numero!", pensò, "Ho ancora il suo numero! Posso... chiamarlo?". Prese il telefono e scorse i contatti nella rubrica, fino a trovare quello denominato "Sgombro Azzurro".

Fece per avviare una chiamata quando all'improvviso si bloccò: "Cosa gli dico?". Il problema era questo: non voleva rovinare tutto e iniziare a discutere. Voleva andare dritto al punto. Ma non era in grado di farlo al telefono.

Doveva dirglielo di persona. Ma come?

Un'idea gli balenò in testa e, finalmente, si decise a chiamare l'ex partner.

Aspettò pochi secondi: - Chuchu! Quanto tempo che non ci sentiamo! Ti annoi così tanto senza di me da chiamarmi in orario di lavoro~? -, esclamò al microfono Osamu. Chuuya digrignò i denti e rispose: - Non dire cazzate, spilungone! Devo parlarti! -, - Oh oggi sei proprio arrabbiato, ne~ Chibi? -, scherzò Dazai.

Il rosso sbuffò e ripeté: - Devo parlarti. Vediamoci stasera alle 11.00 al solito bar. Non si accettano scuse. Sii puntuale. -.

~ quella sera ~

- Non ti sei alzato nemmeno di un centimetro in quest'ultimo anno, ne~ Chuchu? -, lo canzonò il moro con un sorrisetto, - E tu non sei ancora riuscito a suicidarti, vero Sgombro Azzurro? -, rispose piccato il tappo, - Al momento bramo al suicidio di coppia: sto cercando un'affascinante donzella che voglia porre fine alla sua vita assieme assieme a me. -, rispose Dazai poggiandosi una mano sul cuore.

"U-una donzella??", pensò Chuuya. Il suo cuore si strinse in una morsa. Doveva forse rinunciare?

Il dubbio lo accompagnò fin dentro il locale, dove però si disse: "Tanto oramai sono in ballo. Tanto vale andare fino in fondo.".

- Buonasera. Cosa ordinate? -, domandò il vecchio proprietario girato di spalle, - Per me il solito drink, grazie. - rispose Osamu sorridendo. L'uomo si girò e, non appena inquadrò il suo viso, esclamò: - Dazai-kun! È un po' che non ti fai vedere in giro! -.

Per tutta risposta, il moro scrollò le spalle, così il barista si voltò verso Chuuya e gli chiese: - Per te invece il solito rosso liscio, vero, Nakahara-kun? -. L'interpellato annuì, poi si sedette al bancone con il compagno.

- Allora, di cosa volevi parlarmi Chuchu? -, lo interrogò Osamu intrecciando le mani e appoggiando i gomiti sul legno.

Una strana sensazione si impossessò del corpo e della mente di Nakahara. Il cuore gli batteva a mille e gli tremavano e sudavano le mani. Per fortuna aveva su i guanti. - I-io... ecco... -, farfugliò mentre un rossore gli so diffondeva sulle guance. "Ormai non posso più tirarmi indietro.", pensò.

Sospirò.

Poi lo fece.

Gli disse tutto.

Gli disse dei suoi pensieri. Gli disse del vuoto che sentiva dentro da quando se n'era andato. E anche...

Dei suoi sentimenti.

- I-io... ti... ti amo, Dazai. -, mormorò tutto d'un fiato il rosso.

D'un tratto l'atmosfera si fece tesa. Lo sguardo del moro si incupì. Si alzò, pagò il barman e prese l'ex partner per un braccio, trascinandolo fuori.

I due camminarono per le strade di Yokohama per circa mezz'ora, durante la quale nessuno disse niente. Ad un tratto, Chuuya non ce la fece più a trattenersi e sbottò: - Ti prego, Dazai, di' qualcosa! Se non ricambi dimmelo, per favore! Mi leverò dai piedi all'istante e potrai dimenticare completamente di avermi mai neanche incontrato! Ma per favore, parlami! -.

Osamu non rispose, ma si fermò. Si voltò verso il rosso e gli si avvicinò con uno sguardo che prometteva morte. Nakahara indietreggiò finché non si ritrovò con le spalle al muro. Erano in un vicoletto buio: non c'era scampo.

Una singola lacrima gli rigò la guancia sinistra.

Si coprì il viso con le braccia, attendendo un colpo. Il colpo non arrivò mai. Invece, all'improvviso, qualcosa di morbido si poggiò sulla sua bocca.

Sussultò: due labbra.

Aprì gli occhi: Dazai era chino su di lui e lo stava baciando. Stupito, il tappo ricambiò il bacio e gli avvolse le braccia attorno al collo. Quando si separarono, ansanti, il tappo domandò: - Questo è il tuo modo per dirmi che ricambi? -, - Non lo saprai mai. - rispose Osamu tuffandosi di nuovo sulle labbra del compagno

Angolo autore: Hey, sono io! Scusate se ho scritto troppo, ma morivo dalla voglia di scriverlo e mi sono lasciato prendere la mano! Spero comunque che vi sia piaciuto!

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