I suoi amici lo avevano costretto ad andare a una festa di fine semestre, siccome sono studenti universitari potevano bere e spassarsela comodamente.Kimura non aveva molta voglia ma si lasciò convincere dagli amici, decisero di andare al Kaji club, uno dei migliori nightclub di Tokyo.Appena arrivati lì tutta la folla di gente era accalcata attorno al palco dove potevano esibirsi oltre ai musicisti, anche i clienti potevano fare il karaoke.
"Andiamo a vedere chi si sta esibendo" disse l'amico Takara.
Si fecero largo tra la folla fino a raggiungere il palco. Sul palco c'era un ragazzo alto con i capelli biondo platino che gli cadevano sul viso, aveva la pelle candida come neve, alto e minuto ma allo stesso tempo aveva un corpo con linee e forme e ben definite, il cuore di Kimura prese a battere all'impazzata.
A lui quella sensazione non piaceva affatto, come poteva un sconosciuto far balzare il suo cuore fuori dal petto? Si allontanò dal palco e si sedette al bancone ordinando un bicchiere di whisky.
Dopo qualche tempo ormai i suoi amici erano da qualche parte in un hotel love a diversi mentre lui era rimasto da solo al bar, a una certa un bellissimo ragazzo se sedette da parte a lui, ero il ragazzo che poco prima si stava esibendo sul palco.
"Mi chiamo Naoto piacere di conoscerti" disse, Kimura oramai ubriaco gli disse "vederti ballare in quel modo mi ha eccitato parecchio sai?"
"Come ti chiami?"
"Kimura"
"Bene Kimura se ti va posso farti eccitare ancora ma non qui, sarebbe inappropriato" disse provocandolo toccandogli la coscia e risalendo lentamente.
Nella testa di Kimura viaggiavano già diversi pensieri sul proseguire della notte. Accettò senza troppa esitazione.
Una volta arrivati in Hotel Naoto trascinò Kimura per il braccio e lo scaraventò sul letto e iniziò ad alzare la maglietta di Kimura, baciò il collo poi scese lungo il petto e alla fine raggiunse il suo membro, Naoto gli tolse i pantaloni rivelando il membro ormai eretto da quei baci provocanti.
Naoto lo leccò in tutta la sua dimensione soffermandosi sul grande e stimolando con la lingua, Kimura lasciò cadere la testa all'indietro e gli sfuggì un gemito di piacere "per favore...voglio di più" disse, all'udire quelle parole Naoto prese il membro e lo mise in bocca cominciando a fare su e giù con movimenti regolari.Kimura per il piacere strinse i capelli di Naoto e lo accompagnò aiutandolo nei suoi movimenti, poco prima che Kimura raggiungesse l'apice del piacere Naoto premette le labbra contro le sue in un bacio lungo e appassionato.
Senza smettere mai di baciarlo si spogliò anche lui prese tra le braccia Kimura e lo portò in bagno dove lo appoggiò sul lavandino si stacco solo per far riempire la vasca di acqua, dopodiché spostò Kimura all'interno della vasca, lo fece voltare e poco dopo Kimura sentì Naoto dentro di lui entrambi fecero un sospiro di piacimento.
Lo schiocco dei loro corpi pressi l'uno contro l'altro riecheggiava in tutto il bagno insieme ai loro gemiti di piacere,"Aah... p-per favore, continua ti prego…" Chiese ansimante Kimura, Naoto prese il suo membro e con la mano iniziò a fare su e giù, Naoto venne nello stesse momento di Kimura.
Entrambi esausti tornarono sul letto e si sdraiarono un accanto all'altro "Mi fai impazzire" disse Naoto "allora dati dovrò mostrare di cosa sono capace"rispose Kimura.
Con un balzo si ritrovò seduto sopra Naoto, iniziò a baciarlo e con la mano tastava il petto e scendeva sempre di più fino al membro lo prese tra le mani e iniziò a fare su e giù freneticamente facendolo gemere.
Dun'tratto gli alzò le gambe e lecco tutto il membro finché non raggiunse l'entrata di Naoto, leccò pure quella e la massaggio sensualmente con le dita dandogli un piacere immenso poi posizionato il suo membro all'entrata e spinse piano per farlo adattare "mettilo tutto fino in fondo" ansimò Naoto.
Allora Kimura lo prese per le antiche e lo tirò su di sé facendo si che entrò del tutto, si muoveva con ritmo regolare e aumentava sempre di più baciando, leccando e mordicchiando tutto il suo petto.
Naoto non riusciva più a resistere e venne dopo aver fatto una serie di gemiti. "Non mi aspettavo che fossi così bravo, mi fai impazzire sul serio"disse e lo baciò.
"Se ti è piaciuto così tanto dovresti chiamarmi qualche volta" sorrise maliziosamente lui, "allora non ti dispiace se ti lascio il mio numero di telefono vero?" Chiese," lasciamelo così potremo divertirci più spesso" rispose Kimura.
Parlarono per un po uno accanto all'altro e alla fine esausti per la lunga notte si addormentarono.
Nonostante erano passati già un paio di giorni dall'accaduto nel Kaji club, Kimura non smetteva di pensare al Naoto e al perché non lo avesse più chiamato anche se aveva già salvato il suo numero,"Kimura se non presti attenzione alla lezione puoi anche uscire dall'aula!"
La voce del professore lo riprese bruscamente tanto da farlo tornare alla realtà. Decise che quel pomeriggio avrebbe proposto ai suoi amici di tornare al club.
"Ehilà ragazzi! Stasera vi va di andare al Kaji club?" Chiese con voce seria ma contemporaneamente in modo giocoso,"aspetta un attimo, TU che vuoi andare fuori per un'intera serata con noi!?" Esclamò Takara. "Cosa stai dicendo sei brillo per caso?" Aggiunse Daito.
"Fate come volete voi non mi frega se ci siete o no ci vado in qualsiasi caso." Disse Kimura.
"no no veniamo anche noi" dissero i due in coro.Tornarono al loro dormitorio, si cambiarono e si diedero appuntamento nel cortile, posto sul retro dell'edificio. "Ehi! Cos'hai che non va!?" Chiese Daito,"cosa intendi scusa? Sono il solito..." Disse Kimura che sperava non avesse sentito il suo profumo che era solito a non metterlo mai."Kimura hai messo il profumo!tu non lo metti mai!"disse Daito,"sono d'accordo con te ameno che non deve fare bella figura con qualche bella ragazza, dai racconta" intervenne Takara.
" State solo perdendo tempo ragazzi, non mi frega niente di fare bella figura a qualcuno".
Invece si che voleva, ma non era una ragazza e non era pronto per niente a dire ai suoi amici che era leggermente interessato a un ragazzo e non era nemmeno certo che lo avrebbe visto quella sera...in più doveva trovare una scusa per il fatto che non lo avesse mai chiamato. "Va bene se lo dici tu" disse Takara.
Si avviarono verso il locale in questione e appena lo videro in lontananza il cuore di Kimura prese a battere all'impazzata e divenne ansioso. Non voleva vederlo, o meglio, voleva ma aveva paura che Naoto fosse arrabbiato con lui a tal punto da non voler più rivolgergli la parola; il solo pensiero lo fece rabbrividire e se lo scrollò di dosso. Arrivarono al Club e li accolse un cameriere familiare probabilmente era lo stesso che li aveva serviti un paio di giorni prima. Si sedettero al loro tavolo, era quello più vicino al palco cosa che ovviamente rese felice Kimura, continuava a guardarsi intorno per cercare Naoto, ma con scarsi risultati."Ehi! Kimura! Ci sei? Possibile che tu ci hai invitato e sei l'unico che non si diverte non beve e sembra completamente assente con la testa!?"
"Ragazzi devo andare in bagno torno tra poco, voi intanto comandate qualcos'altro" rispose Kimura. Una volta arrivato in bagno si bagnò la faccia, nonostante non avesse bevuto ero molto accaldato. Non capiva perché volesse così tanto vedere Naoto, dopotutto avevano avuto solo un'avventura di una notte, e ne era consapevole ma provava un'attrazione per quel ragazzo che non sapeva spiegare voleva solo vederlo e rivivere di nuovo quei momenti.
Quando tornò al tavolo vide un ragazzo dall'aria familiare, il suo cuore iniziò a palpitare, era pieno di speranza su chi fosse
quel ragazzo seduto al suo tavolo.
Si avvicinò al tavolo e con nonchalance si sedette al proprio posto, si ritrovò seduto davanti a Naoto, rimase il più calmo possibile anche se gli risultava parecchio difficile visto che Naoto aveva lo sguardo fisso su di lui. I suoi amici erano andati al bancone dunque erano soli, rimasero in silenzio per un po, poi Naoto voleva prendere parola ma fu anticipato dai ragazzi che lo interruppero."Ehi!è il ragazzo che si è esibito l'ultima volta che siamo venuti! Sei stato bravissimo!" Disse Takara. "Beh grazie non ho fatto nulla di che..." Rispose Naoto chiaramente in imbarazzo per il comportamento di Takara.
Non era lì per esibirsi, voleva semplicemente parlare con Kimura; aveva notato che da quando si è seduto lui lo fissava ma appena lo guardava lui distoglieva lo sguardo, e non disse nulla finché," Vado in bagno" disse Kimura, "ci sei appena stato!" Esclamò Daito. Naoto capì che quello era un invito a seguirlo, voleva parlare ma in un posto più appartato."Esco un attimo,ho bisogno di aria."
Invece di uscire chiaramente seguì Kimura in bagno, lo trovò seduto sul lavandino con lo sguardo fisso al muro, ma, appena lo vide si girò verso di lui," Volevo...ecco, dirti che mi dispiace se non ti ho chiamato…" Naoto scoppiò a ridere. " Stavo scherzano non dovevi chiamarmi veramente" rispose Naoto con fare giocoso. All'udire quelle parole Kimura si pietrificò, gli aveva lasciato il numero solo per vedere se lo avrebbe chiamato!? Non capiva niente, sapeva solo che a Naoto non importava di lui. Scese dal lavandino e si avviò con sguardo cupo verso l'uscita del club; voleva solo tornare, lo ha confuso lasciandoli il numero e ora Kimura si stava innamorando di lui. Arrivato a casa si fece una lunga doccia calda, guardò il vetro appannato e con la mano fece un movimento circolare per vedere il riflesso del suo volto, e pensò "sono proprio uno stupido, cazzo mi odio, odio il fatto che se faccio sesso con qualcuno voglio avere una relazione con esso; si mise un paio di pantaloncini e si sdraiò sul divano mangiando delle vecchie patatine aperte da chissà quanto e guardò uno di quei film horror. Nel frattempo Naoto stava pensando al perché Kimura si fosse scusato dopotutto non era necessario chiamarlo, una volta è sufficiente.
"Ehi! Perché ieri sera al club ci hai abbandonato? Hai insistito tanto per andare e poi sparisci!?" Gli rinfacciò Takara il giorno seguente alla mensa dell'università. "Io non mi sentivo tanto bene..." Disse Kimura con tono piatto nella speranza che i suoi amici gli credessero. "Dai non cominciate a discutere, piuttosto andiamo in classe, non voglio arrivare in ritardo." Aggiunse Daito.
Durante la lezione Kimura non prestò neanche un minimo di attenzione, continuava a pensare a Naoto, e finalmente dopo una lunga riflessione decise che lo avrebbe completamente dimenticato. Avrebbe continuato ad andare al club ma senza lo scopo di vederlo di nuovo voleva fargli capire che aveva giocato con la persona sbagliata. Quel pomeriggio decise insieme ai suoi amici che sarebbero andati al dormitorio di Daito per prepararsi all'esame di metà semestre.
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