StepBrothers//Taekook
•One•
Due mesi prima nella cittadina di Taegu, il piccolo Jungkook fissava le poche auto che sfrecciavano sulla strada che in quel momento veniva bagnata dai schizzi leggeri di pioggia. Osservava incantato quelle piccole gocce che bagnavano i finestrino della macchina dei genitori, facendo a gara a chi terminasse prima il proprio percorso.
Era così preso che non si accorse che l'auto di fermò dinanzi ad un enorme cancello di ferro nero. I suoi genitori scesero e aprirono lo sportello dov'era seduto il piccolo.
Una volta con i piedi per terra, Jungkook guardò con occhi innocenti la sua mamma in ginocchio che li accarezzava una guancia.
D'un tratto vide il volto della donna un po' rosso e rigato dalle lacrime.
Il piccolo si chiese perché fossero lì e perché la sua mamma stesse piangendo mentre lo guardava..
Eunjun
Piccolo...adesso voglio che mi ascolti attentamente d'accordo?
Jungkook non avevo mai disobbedito ai suoi genitori, perciò annuì con forza alle parole della propria madre.
Eunjun fissò suo figlio per un po' cercando di trattenere le lacrime e riprese parola dopo pochi secondi facendo un profondo respiro per calmarsi.
Eunjun
Amore, la mamma e il papà dovranno stare via per un po' di tempo e tu...tu devi prometterci che sarai un bravo bambino, si?
Il piccolo a quelle parole iniziò a scuotere il capo da una parte all'altra con forza, sentendo le lacrime inondargli gli occhi. Non era mai stato lontano dai suoi genitori, perché volevano lasciarlo? Non potevano portarlo con loro?
Jeon Jungkook
Mamma...no..mamma per vavore...io falò il bravo promesso
Disse il più piccolo con una parlata agitata mentre guardava la propria madre abbassare il capo piangendo silenziosamente.
Eunjun
Non possiamo portarti con noi Jungkook, devi capire ok? Non iniziare con i tuoi capricci..
Jeon Jungkook
Mamma ti plego...non mi lasciare...io non voglio stare qui...
Presto il bambino iniziò a piangere forte, racchiudendo tra i piccoli pugnetti la maglia della propria madre.
Non voleva lasciarli...voleva andare con loro..non voleva allontanarsi dalla sua mamma e dal suo papà..
Jungsong
Jungkook smettila di piangere subito.
Le parole severe del padre fecero bloccare il piccolo, spaventato dal tono di voce alto.
Abbassò lo sguardo, puntando i suoi occhi per terra faticando di trattenere le lacrime inutilmente.
Jungsong
Io e tua madre dobbiamo partire per una cosa importante e non possiamo portarti insieme, tutto chiaro? Adesso smettila di piangere e saluta tua madre prima che andiamo!
Eunjun
Jungkook per favore basta...hai sentito tuo padre!
Il piccolo abbassò lo sguardo mentre il suo corpicino iniziava a tremare e sentire troppo freddo.
Non voleva restare lì da solo...
Jeon Jungkook
Se non faccio i capricci..mi vellete a riprendere quando avlete finito la cosa impoltante..?
Eunjun
Si..ti verremmo a riprendere piccolo..
La madre si sentiva a pezzi dopo quello. Come avrebbe potuto dire ad un bambino di soli 4 anni che quella sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti?
Si avvicinò al figlio e lo abbracciò stretto un'ultima volta prima di alzarsi definitivamente e girare i tacchi pronta a salire in macchina.
Jungkook osservò la madre salire sull'auto senza guardarlo una seconda volta.
Jungsong
Abbi cura di te giovanotto!
Non un sorriso, non un abbraccio..prima che l'uomo salisse anche lui di fretta sul veicolo, mettere in moto e lasciare Jungkook solo, infreddolito e triste sul ciglio della strada senza avvisare o aspettare che qualcuno lo prendesse con sé in quella struttura.
•Two•
Minho
Piangi ancora? Sei proprio una femminuccia Jeon.
Jungkook si trovava nel grande salotto della struttura, seduto sul davanzale vicino alla finestra mentre osservava la strada in attesa di vedere arrivare l'auto dei suoi genitori.
Sentiva gli occhi stanchi e gonfi e il volto accaldato e rigato dalle lacrime secche.
Da quando i suoi genitori lo avevano lasciato lì, non aveva fatto altro che piangere, fare i capricci e addormentarsi a digiuno a fine giornata sopraffatto dalla stanchezza.
Non passava giorno in cui non si sedeva su quel davanzale, aspettando che i suoi genitori venissero a prenderlo. Quando poi la giornata giungeva al termine, scoppiava a piangere non vedendoli arrivare nemmeno quella volta.
Quel giorno mentre guardava fuori con occhi umidi e tremori, sentì Minho prenderlo in giro con il suo gruppo di amichetti.
Jungkook inizialmente ci rimaneva molto male e piangeva ancor di più ma da un po' di tempo ormai si era abituato a quelle brutte parole..
Lo chiamavano sempre "Femminuccia o piagnucolone" ridendo poi tra loro e andare via, lasciando il povero Jungkook triste e solo con i suoi pensieri.
Tiró su col naso e continuó a tenere gli occhi fissi fuori dalla finestra.
Sarebbero tornati a riprenderlo, vero? Non sarebbe rimasto lì per sempre...
Si domandava ogni giorno, all'oscuro della dura verità.
Jeon Jungkook
Me l'avevi plomesso, mamma....
Con queste parole, sentì nuovamente i suoi occhi riempirsi di lacrime e scoppiare a piangere in un nano secondo. Tremava e singhiozzava quando improvvisamente sentì qualcuno toccargli una spalla.
Si girò spaventato, guardando la persona davanti a lui con gli occhi spalancati e lucidi.
Min Yoongi
Ciao..mi dispiace, non volevo spaventarti
Uhm, stai bene?
Jungkook osservò quel bambino che sembrava più grande di lui con curiosità prima di abbassare il capo imbarazzato. Improvvisamente si sentiva timido davanti quello sconosciuto.
Min Yoongi
Sei carino..perché piangi? Non ti senti bene?
Jungkook inizialmente non rispose ma poi alzò piano lo sguardo scuotendo il capo sentendo gli occhi ancora più lucidi
Min Yoongi
Mi dispiace tanto..oh aspetta
Il più grande si allontanò da Jungkook uscendo dalla stanza e sparire. Sconsolato e triste, pensó che quel bambino se ne fosse andato lasciandolo solo con stesso quando dopo un paio di minuti, lo vide arrivare e porgere qualcosa al più piccolo con un sorriso genuino.
Min Yoongi
Ecco, tieni. Quando sono triste, lo bevo sempre e mi aiuta molto.
Lasciò tra le mani di Jungkook una piccola scatola contente latte bianco. Quest'ultimo osservò prima ciò che aveva in mano e poi il bambino davanti a lui che l'osservava dolcemente.
Min Yoongi
Sembri piccolino e debole, devi berlo tutto se vuoi diventare grande e forte!
Il più grande gli aprì la scatola e lo invitò a prenderne un sorso. Jungkook eseguì senza fiatare e non appena il gusto del latte caldo attraversò la sua gola, rilassò il corpicino rigido e lo finì in pochi secondi.
Min Yoongi
Wow ti piace tanto il latte, vero?
Min Yoongi
Oh finalmente posso sentire la tua voce. Io mi chiamo Min Yoongi e tu?
Jeon Jungkook
Jun-Jungkook... Jeon Jungkook..
Rispose a voce piccola, facendo addolcire il più grande davanti a lui che lo guardava come se in quel momento volesse stringerlo tra le sue braccia.
Min Yoongi
Ti va di giocare? Nella mia camera ho un sacco di pennarelli, potremmo disegnare insieme
Jungkook guardò la finestra prima di spostare lo sguardo verso il bambino e annuire con il capo. Sperava solo che non lo deridesse anche lui come Minho...
Min Yoongi
Fantastico, ci divertiremo insieme Kookie
Vieni andiamo in camera mia.
Jungkook a quel soprannome sentí il suo piccolo cuoricino battere veloce. Non sapeva cosa significasse ciò, ma gli piaceva tanto il modo in cui l'aveva chiamato il più grande. Sorrise leggermente a quest'ultimo prima di essere trascinato su per le scale.
•Three•
Jungkook mai si era divertito così tanto come in quel momento con Yoongi hyung. Esatto, il bambino era tre anni più grande del piccolo Jungkook.
Ero passate delle ore da quando i due si erano rinchiusi nella cameretta del più grande, giocando a qualunque gioco si trovassero davanti la vista. Scherzavano molto, si sorridevano a vicenda e Jungkook arrossiva quando pronunciava qualche parola nel modo sbagliato facendo sorridere in modo dolce il suo hyung.
Gli piaceva la sua compagnia, era molto rassicurante per Jungkook dal momento che si ritrovava in quella struttura abbandonato a se stesso.
Al momento erano entrambi stesi sul letto a baldacchino del più grande parlando di qualunque cosa quando Jungkook iniziò a sentire la stanchezza della giornata sopraffarlo facendogli sbattere gli occhi per il sonno.
Min Yoongi
<Hai sonno Kookie?>
Jungkook annuì piano mentre si rannicchiava su se stesso accanto al più grande. Percepiva il freddo penetrare nelle ossa quando dopo pochi secondi sentì una coperta pesante coprire il suo corpicino per intero.
Subito una sensazione di caldo e affetto si insinuò in lui facendolo sospirare dal sollievo.
Min Yoongi
<Dormi bene piccolo Kookie>
Yoongi hyung sussurrò piano e il più piccolo sentì il bisogno di abbracciare il corpo dell'altro per non farlo allontanare da lui.
Yoongi sorrise addolcito da quel piccolo gesto e non potè che stringerlo a sé e dargli un bacino sui capelli.
Stava adorando quel bambino. Sembrava in tutto e per tutto il suo piccolo fratellino. Avrebbe fatto di tutto per proteggere il suo Kookie dal mondo esterno.
Min Yoongi
<Non sei più solo Kookie, da oggi in poi ti proteggerà il tuo Hyung, promesso!>
E con questo pensiero fisso in mente, anche il più grande cadde definitamente nel mondo dei sogni con il piccolo stretto tra le sue braccia!
Scarica l'app MangaToon su App Store e Google Play